MotoGP Malesia – Gara
La gara di oggi è stata una sorta di passeggiata a Valencia per portarsi a casa il primo titolo in MotoGP.
Pecco Bagnaia non ha chiuso il discorso con la tappa di MotoGP Malesia, ma vincendo a Sepang ha messo il cappello sul campionato. Con una gara che riscatta una qualifica infelice, ribaltata con una partenza formidabile che l’ha portato, in pochi metri, dal nono al secondo posto alla prima curva.
Da lì in poi è stata una gara di nervi perché davanti a tutti c’era Martin, un fulmine allo start e in testa per 6 giri, prima di buttare via tutto per troppa foga. Alle sue spalle un minaccioso Bastianini e un rimontante Quartararo.
Bastianini ha rotto gli indugi al decimo passaggio, passando senza scrupoli il futuro compagno di squadra, che l’ha ripassato pochi giri dopo, mentre Quartararo, nel frattempo salito al terzo posto, guadagnava pericolosamente sui primi due, nonostante la mano sinistra dolorante per la microfrattura rimediata il giorno prima.
Da lì in poi è stata una corsa d’attesa, quasi sospesa, con due domande che aleggiavano nell’aria. Enea è rimasto incollato a Pecco, ma non l’ha più attaccato – un tema destinato a suscitare polemiche ma quando era davanti il romagnolo ha abbassato il suo ritmo -, Bezzecchi ha fermato la sua rincorsa a quattro decimi dalla M1 di Fabio, e poi ha dovuto desistere:
“venivo da una rimonta, questo mi ha penalizzato, ma lui ha spinto come un drago”.
Fabio ha recuperato qualche altro decimo, ha stretto i denti, ma ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio che per lui significa un distacco, in vista dell’ultima corsa in Spagna, di 23 punti.
Il senso di questa gara è questo, il mondiale si chiuderà a Valencia. La Ducati si è consolata con la 70esima vittoria in top class – la dodicesima quest’anno – e la undicesima di Bagnaia, vero leader della squadra bolognese. Pecco ha dichiarato:
“Ieri mi dicevano di stare calmo, ma io sapevo di dover attaccare subito. Enea è stato fortissimo, ma nel finale lui perdeva all’uscita dei tornantini, io guadagnavo in altre punti”.
La chiave di volta è stata la partenza:
“Non penso di averne mai fatta una così”.
Interrogato sugli ultimi giri Bastianini ha poi sgombrato il campo dalle polemiche sul finale:
“Ho fatto il massimo, ma non riuscivo a passarlo, ho cercato nel finale di stargli attaccato, ma non avevo più trazione né velocità. Avevo qualcosa nel taschino per gli ultimi giri, ma ce l’aveva anche Pecco…”.
Dopo una bella partenza Marquez è stato risucchiato dal gruppo superato subito da Fabio al quarto giro, poi da Bezzecchi, quindi da Rins e Miller per chiudere infine settimo. Ma il più deluso, anche nelle parole dopo gara, è stato Aleix Espargaró, partito e finito decimo, fuori dalla lotta per il titolo e a questo punto costretto a difendere il terzo posto da Bastianini, staccato di un punto in classifica.
“Stiamo finendo con un livello davvero basso e senza spiegazione. Sono un po’ triste. A Valencia dobbiamo tornare alla migliore versione dell’Aprilia per finire bene, come ci meritiamo”.