Si apre una settimana importante per il Forex

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Come sappiamo il trading ha bisogno di segnali di una certa rilevanza per effettuare con certezza ogni singolo passo. È per questo che questa che sta arrivando, sarà la settimana decisiva per capire quale sarà la via per il proseguo della politica monetaria nell’anno in corso.

Il momento è decisivo, la decisione della Federal Reserve prima, fissata per questo mercoledì 1° febbraio e quella della Bce, prevista per il giovedì seguente, saranno determinanti per le sorti dell’euro/dollaro.

I forex trader stanno infatti temporeggiando nell’attesa delle banche centrali, con il cambio che veleggia a ridosso di 1,0850/1,09 dollari e il Dollar Index che si trova proprio sul supporto di quota 101 punti.

Gli aumenti dei tassi della Fed, a un ritmo che non si vedeva dai tempi di Paul Volcker nei primi anni ’80, hanno contribuito a ridurre l’offerta di moneta e i risparmi in eccesso che i consumatori hanno accumulato durante la pandemia.

Gli operatori americani hanno comunque una visione più ottimista, con l’inflazione che teoricamente si sta raffreddando dai massimi di periodo e gli investitori che scommettono che la Fed smetterà presto di aumentare i tassi e si fermerà per un po’ per poi iniziare a tagliare i tassi verso la fine dell’anno con lo scopo di combattere ciò che molti a Wall Street si aspettano: una lieve recessione.

Se questa visione si dimostrerà corretta c’è da aspettarsi che il Dollar Index vada a rompere a ribasso il supporto di area 101 punti per dirigersi verso il target ribassista successivo a 99,60 punti. Per contro l’euro/dollaro, correlato inversamente al derivato che fotografa il biglietto verde, andrà a superare di conseguenza l’area di 1,09 dollari per dirigersi verso il target rialzista successivo a 1,1150 dollari.

Se invece la Federal Reserve si dovesse mostrare più aggressiva del previsto, avallandosi del fatto che i dati macro stanno rilevando un’economia americana più forte del previsto, mantenendo così una politica monetaria restrittiva, si potrà assistere ad un rialzo del Dollar index verso il target di quota 103 punti con un euro/dollaro che invece dovrà scendere verso il supporto di 1,0750 dollari.

Difficile dire quale sarà l’evoluzione ma la cosa sicura è che, in ogni caso, il movimento sarà importante ed è quello che stanno aspettando i trader. La price action di fondo dell’euro/dollaro è rialzista ed è tale da almeno l’inizio del novembre da quando il cambio gravitava sotto la parità a 0,98 dollari.

Il riassorbimento dell’eccessiva debolezza dell’euro in atto negli ultimi mesi non sembra terminato e quindi, dalle parti della zona euro, suppongono che si possa proseguire con l’attuale fase di rafforzamento della moneta unica. Ciò è avvalorato anche dalle ultime dichiarazioni della presidente della Bce e del direttorio della banca centrale che, in più occasioni nelle scorse settimane, hanno mostrato una certa riluttanza a rallentare il ciclo di inasprimento della politica monetaria.

L’epilogo di tutta questa storia sarà scritto soltanto dalle decisioni che verranno rilasciato nel corso della prossima settimana ed è perciò consigliabile per chi si è avvicinato da poco al mondo del trading di non forzare l’operatività ma di aspettare quello che verrà deciso e di posizionarsi sul medio termine solo dopo Fed e Bce.

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