L’architetto di Mario Soldati
Marzo è stato per me, la buona occasione per riuscire finalmente a leggere un libro prestatomi da un vecchio e caro amico, L’architetto è un romanzo pubblicato nel 1985 che ha per protagonista Vittorio Franzi, celebre architetto milanese cui gli industriali di Chicago commissionano il progetto di una grande università.
È lui a narrare, in una singolare lunga “telefonata” che registrerà per la moglie, una storia che si snoda su diversi piani temporali, a partire da una lontana crociera attorno all’Africa.
Tutto il romanzo si snoda su una giostra di apparenze e sul difficile percorso compiuto verso una sincerità che, nella sua pienezza, in realtà ci si sottrae sempre. È una vicenda di tradimenti percepiti, ipotizzati, allusi, dichiarati, temuti, scoperti, confessati e inconfessati, con la quale Soldati spinge lo sguardo più a fondo che mai nelle trame della vita coniugale.
Partendo dal suo lavoro e dai viaggi che gli porta a fare ci parla dell’attrazione potente ed effimera che esercita il desiderio, come una droga e della forza intensa ed enigmatica che può avere il vero matrimonio. Tutto questo attraverso una trama complessa e ricca di colpi di scena, divertente e commovente allo stesso tempo.
Devo ammettere che ho provato sensazioni altalenanti. In principio il tutto mi affascinava, i toni caldi della passione di un architetto per il suo lavoro. Il Sali e scendi di emozioni, principalmente durante il loro viaggio e poi alla fine un grandissimo colpo di scena…anzi più di uno che rendono tutto il viaggio valido.
Lo consiglio a chi la sera torna a casa con poca forza ma con tanta volontà di compagnia di un buon libro e di un viaggio senza troppe pretese ma con un colpo di scena che vi farà ricordare per sempre la storia vissuta fra quelle pagine.
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Buona lettura