Iannone confessa le sue preoccupazioni

Condividi

Un periodo di incertezze per tutti questo 2020 a causa della Pandemia che sta letteralmente stravolgendo il mondo, partendo dal nostro piccolo quotidiano. Ma c’è chi, nel frattempo, stava combattendo le sue guerre personali ed è stato colpito mentre già affondava lentamente. È questo il caso del pilota di MotoGP Andrea Iannone che questa settimana ha parlato, dopo tanto tempo, in conferenza stampa a Milano.

Per il pilota MotoGP è arrivato il momento della vigilia della sentenza del Tas:

“Il giorno più importante della mia vita”.

In questa settimana il Tas di Losanna si pronuncerà sul caso doping di Andrea Iannone. Il pilota MotoGP rischia di dire addio alla sua carriera in MotoGP in caso di condanna definitiva a 4 anni. Stamane ha tenuto una conferenza stampa presso la sede La Presse a Milano per parlare del suo futuro in attesa dell’esito del suo ricorso contro la condanna per doping.

Alla conferenza hanno preso parte Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing, l’avvocato Antonio De Rensis (ex avvocato tra gli altri della famiglia Pantani e Antonio Conte) che ha seguito il caso doping del pilota MotoGP, e il professor Salomone come consulente.

Andrea Iannone ha dichiarato:

“Siamo alla vigilia del giorno più importante della mia vita. Non mi sarei aspettato di vivere questa situazione. Oggi sono sofferente, ma allo stesso tempo più consapevole e maturo. Questo periodo mi ha insegnato tanto, che nella vita tutto è imprevedibile e difficile da calcolare“.

Il pilota di Vasto (Abruzzo) conta di poter portare alla luce la sua verità e tornare quanto prima sulla Aprilia RS-GP. La casa di Noale gli è stata vicino sin dal primo giorno e attende la sentenza del Tribunale dello Sport prima di pianificare il suo futuro.

Il pilota parla con amarezza della sua vita attuale:

“Oggi quando sento persone che si lamentano di cose futili, dico loro di imparare ad apprezzare le cose che hanno. La mia vita è cambiata. Da un giorno all’altro mi sono trovato senza poter fare quello che ho sempre fatto, non per mia scelta. Non lo auguro a nessuno“.

Andrea Iannone nel corso del secondo round MotoGP a Misano, ha fatto visita al suo box. Non può girare in pista neppure su una moto stradale, incatenato com’è da un processo durato sin troppo a lungo. Ma ha comunque spiegato:

“L’Aprilia è sempre stata dalla mia parte, mi ha aspettato. Seguo sempre il mio team, non posso che sperare di tornare il prima possibile ed essere anche più forte di prima… Non guido da Valencia 2019 e non posso guidare su piste FIM. Rispetto questo caso, ma spero che la giustizia segua il suo corso“.

Noi gli facciamo un’imbocca al lupo e speriamo di avere notizie buone la settimana prossima, dopo il MotoGP Aragon, quando il verdetto dovrebbe essere dichiarato.

Condividi