Amazon – Stellantis è arrivato l’accordo
Crollo delle azioni per Rivian in Borsa da quando si è saputo nei giorni scorsi, dell’accordo tra Amazon e Stellantis che nei prossimi anni lavoreranno insieme alle auto del futuro. Il titolo Rivian è ora in ribasso del 15,6% per la settimana, dopo essere sceso dell′11% durante la sessione di negoziazione di mercoledì e vale circa il 51,3% in meno rispetto al massimo del 16 novembre.
Stellantis ha anche annunciato che Amazon sarebbe stato il primo cliente commerciale del suo veicolo elettrico a batteria Ram ProMaster. Rivian ha debuttato al Nasdaq solo 2 mesi fa e aveva nominato Amazon il suo provider cloud preferito, fra l’altro è stato contrattato per produrre 100.000 veicoli per l’azienda entro il 2030.
Probabilmente per frenare il crollo delle azioni di Rivian, nelle scorse ore un portavoce di Amazon è intervenuto affermando che nonostante l’accordo con Stellantis non cambia di una virgola il sostegno che l’azienda di Jeff Bezos fornirà a Rivian. Si tratta infatti di una partnership complementare a quella che la società ha con il produttore di auto elettriche. La stessa casa automobilistica ha detto di non essere preoccupata da questo accordo.
A proposito dell’accordo tra Amazon e Stellantis, un portavoce di Rivian ha dichiarato:
“Questa è una buona notizia per l’industria, per Rivian e per Amazon”.
La partnership, come anticipato, arriva appena 2 mesi dopo l’IPO di Rivian, che ha fatto salire alle stelle le azioni e la valutazione della società. Vedremo dunque in proposito quali altre novità arriveranno nel corso delle prossime settimane.
Stellantis, per chi non la conoscesse, è una società di controllo multinazionale di diritto olandese produttrice di autoveicoli. Nata dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles, la società ha sede legale ad Amsterdam, sede operativa a Lijnden e controlla 14 marchi automobilistici:
Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall.
Il gruppo ha siti produttivi, di proprietà o in joint venture, in 29 Paesi situati tra Europa, America, Africa e Asia.
Nel tempo ci sono stati diversi passaggi ed azioni che hanno portato alla nascita del nuovo gruppo. L’ex amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, prima che la FIAT completasse la propria fusione con Chrysler avvenuta nel 2009, aveva iniziato esplorazioni circa un’ulteriore fusione con un gruppo di analoga dimensione.
La morte improvvisa, dello stesso nel 2018, ne ha impedito la realizzazione. Sarà il suo successore, Mike Manley, a portare a compimento questa strategia in seguito al fallito avvicinamento al gruppo Renault. Forte di precedenti collaborazioni tra Chrysler e Peugeot, Manley realizza il progetto di un’unione tra i 2 colossi del automotive, tra loro complementari per molti aspetti.
Le 2 società sono geograficamente complementari per via della capillare presenza di FCA sui mercati americani, mentre PSA ha una più forte presenza sui mercati orientali, tra cui quello cinese.
L’obiettivo della casa automobilistica Stellantis ed il grande colosso dell’ecommerce Amazon, con il loro accordo di collaborazione, sarebbe quello di lavorare per la fornitura di soluzioni software da implementare nella nuova piattaforma per l’abitacolo digitale disponibile nel 2024.