Trading online ecco le ultime truffe da professionisti
La giornalista Milena Gabanelli ha recentemente trattato le truffe che ingannano persino manager e professionisti, andando a rovinare famiglie intere. Abbiamo deciso di riportare, anche nel nostro blog, questi recenti accadimenti per aiutare chi vuole fare trading online, ad aprire gli occhi.
Certo nel 2022 in Italia, le denunce per truffe informatiche, vedono soltanto 1 su 5 riferirsi al trading online, rispetto ad esempio all’e-commerce, per il 59% delle frodi, ma, nonostante ciò, questa attività ha fruttato alle bande criminali l’80% di tutte le frodi: 93 milioni di euro, sui 116 complessivi.
Le denunce sono state 3.057: vuol dire che ogni vittima ha perso più di 30 mila euro. Questi sono i dati riportati da Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, che raccoglie i maggiori esperti italiani e ha sede all’università Statale di Milano.
I dati sono elaborati sui «mattinali» della polizia postale, per cui mancano le denunce fatte a Guardia di finanza e carabinieri, oltre quelle trasmesse direttamente alle Procure. La percezione, quindi è che lo scenario, sia molto più ampio.
L’ipotesi prende corpo entrando nell’ufficio del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, capo del dipartimento della Procura di Milano che si occupa di truffe e reati informatici. Tra 2019 e ottobre 2022, sul tavolo del dottor Fusco sono arrivate oltre 300 denunce: su 284 fascicoli, gli approfondimenti investigativi sono stati delegati al Nucleo speciale di polizia valutaria della Finanza di Milano.
Da novembre 2022 a oggi però, in soli 8 mesi, di nuove denunce ne sono arrivate circa 200. Questo conferma che l’ambito criminale è in espansione e che i danni sono altissimi: i bonifici trasmessi dalle vittime ai falsi broker quasi mai, nel complesso, sono sotto i 100 mila euro. Spesso anche di più, con punte di 250/300 mila euro.
Ecco il profilo delle vittime: se analizziamo questo dettaglio, emergono due vulnerabilità. Una riguarda chi deve fare le indagini, dato che i truffatori sono all’estero, le chiamate vengono fatte da computer con alti livelli di «schermatura», pure i conti sono tutti esteri (e il denaro viene mosso molto rapidamente), impostare un’inchiesta che arrivi ad arrestare i truffatori e recuperare i soldi è molto complicato.
Secondo punto debole, dall’analisi delle vittime milanesi, si trovano persone di tutte le età, dai 30 agli 80 anni, spesso con un certo patrimonio e con un buon livello di istruzione, o addirittura con competenze professionali specifiche, si contano dirigenti, commercialisti e addirittura impiegati di banche.
Di fatto, competenze e capacità non sempre sono uno scudo rispetto a queste frodi. Come ricorda la giornalista, si fondano sulla più antica delle esche psicologiche: la prospettiva di un guadagno sostanzioso e molto rapido.
Per questo motivo il consiglio che spesso vi diamo è quello di guardare a chi invece ci mette la faccia, come e-Toro piattaforma certificata e sicura che potete visitare cliccando qui su trading e-toro online.
Il Dott. Eugenio Fusco spiega:
«La truffa richiede, perché si realizzi, la cooperazione della vittima. Maggiormente, si potrebbe dire, nel “trading on line”, in cui il contatto è solo virtuale ed è il truffato a operare sul proprio conto. Quando il denaro finisce in banche che di solito si trovano in Paesi poco collaborativi, c’è ben poco da fare. Specialmente se la repressione, come in questo genere di truffe, è inefficace, occorre puntare sulla prevenzione, che è prima di tutto informazione».