F1 2018 Abu Dhabi, analizziamo la pista

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L’ultima gara si corre sullo spettacolare circuito di Abu Dhabi, il circuito di Yas Marina è un circuito automobilistico entrato a far parte del calendario del mondiale di Formula 1 a partire dalla stagione 2009.

Come molti tracciati del campionato costruito di recente, è stato disegnato da Hermann Tilke. Posto sull’Isola Yas, a circa 30 minuti dalla città di Abu Dhabi, il circuito si snoda tra campi da golf, parchi a tema e hotel extralusso, ha ospitato il secondo gran premio del Medio Oriente dopo quello del Bahrein.

Eppure nel primo anno del GP, il sempre pacato, Kimi Räikkönen ha analizzato a fondo il circuito, definendolo in seguito:

“la prima parte è ok il resto è una merda”

Il circuito nel complesso è stato costruito dalla compagnia Aldar Properties, la stessa compagnia costruttrice del parco tematico sull’automobilismo, ovvero il Ferrari World, delle aree residenziali, un parco acquatico, nonché di tutte le strutture alberghiere e di divertimento.

Il circuito conta ben 21 curve, vi sono quattro grandi tribune la Main Grandstand, la West Grandstand, la North Grandstand e la South Grandstand e ha una caratteristica uscita dei box che addirittura, passa sotto la pista. Vi sono due grandi rettilinei che danno buone opportunità di sorpasso, dalla curva 7 alla curva 8 e dalla curva 10 alla curva 11. mentre il percorso più tortuoso si snoda proprio, da curva 1 a curva 7 e da curva 11 a curva 21. insomma ne vedremo delle belle.

Ovviamente durante la sua costruzione vi sono state delle difficoltà che addirittura sembrarono mettere in dubbio la gara per il 2009. Ma poi i lavori sono proceduti tranquillamente e il circuito è stato consegnato alla metà di settembre 200.

Il 7 ottobre 2009 il tracciato ha ottenuto l’approvazione finale da parte della FIA e Bruno Senna è stato il primo pilota a completare un giro sul circuito.

Tra le altre aziende coinvolte, vi sono state anche la KAH, la Voltas, la PKE-Siemens, l’Able-Middle East, l’Hamilton International, la Bau Bickhardt e la Unger Steel.

Altra data importante è quella del 28 agosto 2009, quando viene annunciato che l’inizio della gara è posticipato alle 17 ore locali, in modo che la gara inizi col sole e termini al tramonto e per venire incontro alle esigenze del pubblico europeo.

Di fatto pare che proprio per questo motivo, tale circuito è dotato di un impianto di illuminazione permanente, simile a quello utilizzato nel circuito di Losail in Qatar. L’illuminazione è fornita dalla Musco Lighting, la stessa che ha approntato il circuito qatariota.

Dal febbraio 2010 è divenuto di proprietà del governo di Abu Dhabi.

Il circuito è a dir poco spettacolare, le strutture di cui è circondato godono di profili quasi futuristici e quando il buio cala diventa sempre più affascinante con le sue illuminazioni.

Questa è una delle piste dove si resta a bocca aperta ogni volta che le camere ci regalano una visione aerea della pista. Non resta che attendere quindi e vedremo chi sarà il vincitore dell’ultima gara F1 2018 Abu Dhabi.

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