Monaco 2019 GP F1 – Conferenza stampa

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Una gara importante che molti attendevano, questa sesta tappa di Monaco 2019 GP F1 ma che purtroppo risulterà essere la prima tappa senza uno dei grandi volti della storia della F1.

In questa gara, gli occhi sono particolarmente rivolti verso Charles Leclerc, il suo primo Gran Premio di casa a bordo di una SF90, auto che lui stesso, durante la conferenza stampa ha stabilito, essere speciale. Ma le aspettative sono parecchio alte anche da parte sua:

“E’ grandioso correre il GP di casa, dove sono cresciuto e mi esalta tantissimo. Sono le stesse strade dove prendevo il bus per andare a scuola. Invece affrontarle ora con una macchina di F1 è incredibile. […] Qui sono abituati, durante l’anno non è che ti fermino in città”.

Fra le domande a cui si è trovato a rispondere, gli è stato chiesto anche quale fosse il clima nella scuderia, con questo periodo non tanto florido:

“C’è calma nel team, tutti stiamo lavorando per crescere. Stiamo dando il massimo ma c’è serenità ed è importante che non venga meno. – in seguito si è anche prolungato sulla possibilità di pioggia nel weekend di gara – Qui di solito è una lotteria sull’asciutto, figuriamoci col bagnato. Ma mi piacerebbe per cambiare le carte in tavola in qualifica. Non succede spesso qui”.

Nonostante il monegasco avesse evidenziato che la sua macchina è speciale, si è poi anche focalizzato su quello che c’è ancora da fare, in particolare dopo i test di poco più di una settimana fa a Barcellona.

“Abbiamo capito alcune cose durante i test, magari non sufficienti per arrivare al livello della Mercedes ma abbiamo lavorato e gli ingegneri continuano a farlo per capire il problema”.

“In stagione abbiamo faticato nelle curve a bassa velocità e anche per questo qui a Monaco non sarà facile ma noi daremo il massimo”.

Inevitabile è stata la domanda che gli chiedeva di ricordare e raccontare quale potesse essere il suo primo ricordo su quel circuito.

“Io e un mio amico guardavamo il GP in curva 1 e osservavamo le Ferrari e Michael Schumacher. Sognavo un giorno di poter essere qui”.

Insomma un sogno che diventa realtà per il giovane pilota, che non solo calpesterà la pista, tentando di mangiarla in ogni modo ma lo farà in rosso, quel rosso che un tempo vedeva sfrecciare più veloce di tutti, il rosso che indossava una leggenda vivente.

Altra domanda inevitabile è stata bella relativa all’addio a Niki Lauda che da oggi in poi lascia un vuoto nella Formula 1, il pilota in merito ha dichiarato:

“Non ho avuto modo di parlare molto con lui, ma ha lasciato il segno e non lo dimenticheremo”.

In questa sesta tappa ci stiamo appropinquando verso uno dei circuiti più famosi al mondo, dove il circuito è una sorta di collegamento tra la Formula 1 attuale e quella di una volta. In un calendario che ha progressivamente visto l’ingresso di autodromi moderne e sicure.

Monaco riporta la mente ai vecchi Gran Premi, dove prima di tutto il rischio e poi ‘abilità dei piloti erano in primissimo piano.

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