La ragazza nel parco
Avevo questo libro (in formato cartaceo, perché ad un certo punto ne sentivo l’esigenza) da quasi un anno e finalmente l’estate mi ha dato il tempo di calarmi in una lettura che devo ammettere è stata forse fin troppo piacevole, considerando che è venuto giù tutto d’un fiato.
Attirata dalla copertina e sopratutto dal fatto che si tratta dello stesso editore della “Ragazza del treno” che tanto ho apprezzato (a differenza del film).
Di fatto non conoscevo Alafair Burke, che secondo Michael Connelly
“Conosce le luci e le ombre di New York come nessun’altra”.
Pare infatti si tratti di una delle migliori autrici di thriller oggi in circolazione e devo ammettere infatti che ho amato questo libro dal primo momento in cui ho incominciato a leggerlo.
Mi sono affezionata da subito alla sua protagonista, Olivia Randall e ho creduto dal primo momento nell’innocenza di Jack Harris. Ma i dubbi assalgono la ragione, in continuazione, senza sosta, non a caso infatti si tratta di un thriller psicologico che entra silenziosamente nella mente del lettore, tutto ciò porta il lettore, pagina dopo pagina a restare letteralmente con il fiato sospeso.
Ti ritrovi a pensare che chiunque può avere una parte importante, ma come e perché?
Se siete amanti del genere e perché no anche dei rapporti complicati, allora questo libro è quello che fa per voi. Tiene la mente attiva, ti porta a ragionare sul come e perché Jack sia finito in questa situazione e quanto nasconde ancora al suo avvocato e alla sua famiglia.
Insomma, contorto ma non complesso è stato un buon compagno di vacanze.
Vi lascio qui il link dove potete trovarlo.