La Ferrari minaccia il ritiro dalla Formula 1

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Vista la situazione attuale, sono in tanti a fare i conti con possibili tagli, da attuare ora o in futuro e come tutte le azienda anche la Formula 1, fa i conti con i tagli che molte scuderie sono state già costrette ad attuare.

A tal proposito Binotto, team principal del Cavallino, lancia un messaggio forte alla Formula 1:

“Il budget cap a 145 milioni di dollari è un taglio importante rispetto a quanto deciso lo scorso giugno che comporterebbe dei sacrifici in termini di risorse umane. Se dovessimo scendere ancora potremmo valutare altre opzioni per garantire il nostro DNA da corsa”.

Vi abbiamo ciò accennato la settimana scorsa, al fatto che i team principal di Formula 1, insieme ai rappresentanti di FIA e Liberty Media, sono impegnati in un lungo confronto mirato a tamponare la crisi causata dalla pandemia Covid-19. Dove ognuno dice la sua e si cerca insieme una soluzione.

Per cui si stanno valutando i cosiddetti “provvedimenti d’emergenza”, come lo slittamento di un anno dell’entrata in vigore del nuovo regolamento tecnico, o sulle problematiche legate a ciò che sarà ormai del calendario 2020.

Ben diversa è la situazione quando si arriva a discutere della spinosa questione del budget cap, introdotto originariamente lo scorso anno per il 2021 con il limite di 175 milioni di dollari e diventato oggetto di discussione alla luce delle nuove problematiche emerse con il Coronavirus.

In merito ai contrasti in corso tra le squadre erano emerse finora solo delle indiscrezioni mai confermate ai microfoni dei giornalisti o in qualche comunicato. La settimana scorsa è arrivata invece una prima posizione ufficiale, lanciata dalla Ferrari tramite Binotto.

Era prevedibile che la Scuderia non sarebbe stata favorevole ad una riduzione del budget cap a 145 milioni di dollari per il 2021. Binotto al Guardian in un’intervista nella quale il team principal del Cavallino ha fatto sapere qualora che fossero adottate queste restrizioni la Ferrari valuterà programmi alternativi alla F1. Ha affermato:

“Il limite di 145 milioni di dollari è già un ridimensionamento importante rispetto a quanto deciso lo scorso giugno che da parte nostra comporterebbe ulteriori sacrifici in termini di risorse umane. […] Se questo limite dovesse scendere ulteriormente, potrebbe costringerci a valutare altre opzioni per garantire il nostro DNA da corsa. […] Oggi in Formula 1 abbiamo squadre con caratteristiche molto diverse tra loro operiamo in nazioni differenti, con diverse normative in tema di gestione del lavoro, e non è semplice apportare modifiche regolamentari di questa portata. […] Siamo ben consapevoli che la Formula 1 e il mondo intero stanno attraversando in questo momento delle grandi difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, ma questo non giustifica il voler reagire in tutta fretta con il rischio di prendere decisioni senza valutarne attentamente tutte le conseguenze”.

Se fosse adottato un provvedimento di questa portata, per la Ferrari, ma si pensa probabilmente anche per altri top-team come Red Bull e Mercedes, diventerebbe impossibile mantenere tutto il personale in forza oggi alla Formula 1. Questo li costringerebbe a importanti tagli creando anche una questione che Binotto ha definito “etica” per un’azienda che è un riferimento globale nella tutela del proprio personale.

Di fatto ha terminato l’intervista ricordando:

“La F1 deve essere l’apice dello sport automobilistico in termini di tecnologia e prestazioni deve essere attraente per le Case automobilistiche e gli sponsor che vogliono legarsi a quella che deve continuare ad essere la categoria più prestigiosa nel motorsport. Se limitiamo eccessivamente i costi corriamo il rischio di abbassare considerevolmente il livello, avvicinandolo sempre di più alle categorie minori”.

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