Il piano dell’Ue per salvare i viaggi
La settimana scorsa eravate veramente in tantissimi a leggere il nostro articolo su gli ultimi dettagli relativi al Passaporto Sanitario che lentamente sembra concretizzarsi sempre di più.
L’estate si avvicina infatti e di conseguenza si avvicina uno dei periodi di maggior spostamento in ambito turistico. Inoltre, la voglia di salvare l’estate sembra essere ancora più agguerrita, considerando che abbiamo appena visto la stagione sciistica rimanere, letteralmente congelata.
Nasce da ciò una serie di raccomandazioni concrete per gli Stati membri dell’Ue su come rilanciare viaggi e turismo in tempo per cercare a tutti i costi di salvare l’estate. È il documento presentato da The European Tourism Manifesto alliance, brand che raggruppa oltre 60 organizzazioni di viaggi europee, pubbliche e private.
Al centro delle raccomandazioni c’è lo sviluppo di una tabella di marcia, condivisa con l’industria e le parti sociali, per ripristinare in modo sicuro i viaggi una volta che i singoli Paesi toglieranno le restrizioni.
A capo della road map si chiede un’apposita task force della Commissione europea per il ripristino della libera circolazione, che avrà il compito di fornire valutazioni continue basate sul rischio e sui dati scientifici più recenti.
Le raccomandazioni sono state già condivise con i governi dell’Ue in vista di 2 discussioni cruciali per la travel industry, la videoconferenza dei leader europei, effettuata il 25 e 26 febbraio e la riunione straordinaria dei ministri del Turismo che si è tenuta il 1° marzo.
“Il nostro obiettivo – scrivono gli autori del documento – è che l’Europa torni al suo posto di principale destinazione turistica del mondo. Le nostre raccomandazioni descrivono in dettaglio una via comune per ripristinare i viaggi, il turismo e la libertà di movimento per conto dei cittadini europei”.
Come vi abbiamo già anticipato si fa sempre più strada nell’Ue, l’idea di un passaporto sanitario europeo per tornare a viaggiare e salvare il turismo in quei paesi ad alta vocazione. L’idea è quella di salvare le prossime vacanze estive e trovare una soluzione con l’imminente arrivo della bella stagione.
L’intenzione è creare un database per registrare le vaccinazioni e un codice Qr personalizzato che ogni persona dovrà salvare sul proprio cellulare, codice che dovrà essere riconosciuto da ogni Stato membro e che dovrà contenere informazioni dell’avvenuta vaccinazione o la negatività ad un test molecolare o l’immunità acquisita.
Una volta in aeroporto basterà mostrare il codice per imbarcarsi senza problemi ed evitare quarantene e nuovi test una volta giunti nel paese di interesse.
Secondo il premier greco Kyriakos Mitsotakis, è necessario sbrigarsi prima che i big tecnologici si muovano da soli. Intanto, come vi avevamo anticipato, proprio Grecia e Cipro si stanno già muovendo e hanno stretto degli accordi bilaterali con Israele per consentire i viaggi tra questi paesi.
Iniziate a mettervi l’anima in pace quindi, soprattutto se amate viaggiare all’estero. In quanto sono sempre di più i paesi europei che sembrano concordi nel portare avanti l’idea di un certificato vaccinale il prima possibile. Insieme all’Italia, che ha supportato la creazione del passaporto vaccinale entro l’estate, ci sono anche Danimarca, Grecia, Ungheria, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia, Polonia, Cipro, Estonia, Repubblica Ceca etc. Più perplessi la Germania, Francia e Olanda. Secondo il ministro dei trasporti francese Jean Baptiste Djebbari:
“L’idea di limitare il movimento alle sole persone vaccinate è un dibattito che sembra prematuro. Rendere il viaggio subordinato alla vaccinazione è una questione etica e non di poco conto”.
I prossimi mesi saranno cruciali, infatti l’intenzione è quella di lanciare un passaporto vaccinale entro 3 mesi per trovarsi pronti per l’estate e aiutare la ripresa del turismo, gravemente danneggiato.
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