10 anni dall’addio a Marco Simoncelli

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23 ottobre 2011, una data che ha lasciato un segno indelebile in tutti gli appassionati di MotoGP.

23 ottobre 2021, sono passati 10 anni dalla morte di Marco Simoncelli, ricordarlo è doveroso, seppur col rischio di scivolare nell’inevitabile retorica di una ricorrenza triste.

Quella mattina, Marco reduce dal podio di Phillip Island, scattava dalla seconda fila, determinato ad agguantare la prima vittoria in top class. Non fu casuale la scelta della mescola dura, per gestire meglio il finale di gara. Ma durante il secondo giro arrivò la caduta fatale, impossibile per Colin Edwards e Valentino Rossi evitare l’impatto.

Alle 10.05 ora italiana, calò il silenzio su Sepang, Coriano, tutto il mondo dello sport.

Dopo un’ora di apprensione, alle 10.56 venne comunicata la morte del pilota Honda.

Oggi Marco corre ancora, attraverso un team che porta il suo nome, una Fondazione, senza dimenticare il circuito di Misano adesso a lui intitolato e che proprio in questi giorni ospita il Motomondiale per il GP Emilia-Romagna.

Correre al Misano World Circuit Marco Simoncelli a 10 anni dalla sua scomparsa rappresenta una sceneggiatura impensabile, ma che il destino ha saputo regalarci.

Forse è proprio questa la più grande vittoria del Sic, l’aver sconfitto la morte rimanendo eterno attraverso lo sport, il suo lavoro che tanto amava. Anche in questo il Dottor Costa – mitico dottore del Motomondiale in occasione dei funerali di Marco, svolti pochi giorni dopo la morte del campione del mondo 2008 della 250 – fu profeta:

“Dentro la bara c’è un viso che sta sorridendo. Oggi tornerà a casa con tutti voi. È questo il miracolo che ha fatto Marco Simoncelli”.

Parole che tornano sempre attuali e che oggi lo sono più che mai.

Per questo, il Sindaco di Coriano Domenica Spinelli, celebra ogni anno il compleanno di Simoncelli:

“La vera festa per ricordare Marco è fissata alla data del suo compleanno. Lì simbolicamente Coriano e tutta la Rider’s Land si stringono alla famiglia del nostro campione in un abbraccio con lui che ci segue da lassù. […] Tutto ciò che è stato realizzato nel suo nome è il segno tangibile di quanto l’intera comunità di Coriano sia legata al suo campione, al padre Paolo e a tutta la famiglia. Oltre al ricordo restano le opere, i simboli, i significati che tutti i corianesi ma non solo loro possono fare propri come opere che resteranno per sempre. Penso al Museo, ma penso anche alla Casa di Sant’Andrea in Besanigo che ospita tante persone speciali a cui Marco regalava il proprio affetto presso la Comunità di Montetauro. Ma ci sono anche il murales e il monumento di via Garibaldi a testimoniare la sua presenza nella vita di tutti i giorni di noi tutti – conclude poi ricordano con giusta ragione – Il tempo non potrà mai cancellare la simpatia, la caparbietà, la semplicità, il coraggio e le capacità di andare in moto di questo ragazzo lo abbiamo perso troppo presto, lo stiamo ancora piangendo ma i campioni non tramontano mai. Anche quando se ne vanno per sempre”.

Tutto ciò ci porta ancora oggi, dentro e fuori la pista per la MotoGP 2021 a pensare al suo sorriso.

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