La differenza tra crypto e valute reali

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Uno dei dilemmi più in voga nel mondo del trading è quello relativo alle criptovalute, se considerarle come valute, come un asset finanziario, oppure no.

In questo articolo, ci avalleremo delle considerazioni degli esperti, per provare a fare chiarezza sul tema, attraverso il paragone degli strumenti finanziari classici. In questo caso specifico, il mercato valutario, con quello che è il mondo delle criptovalute, in particolare il caso di Bitcoin.

Possiamo considerare quindi le criptovalute come un asset finanziario, oppure sono un asset diverso?

In tal merito si sono aperti dibattiti infiniti, frutto di una disinformazione che distorce completamente la visione reale dei fatti e che crea un dualismo inutile e senza senso come quello tra strumenti finanziari classici e strumenti finanziari non tradizionali.

Anche in questo senso, gli strumenti finanziari non tradizionali sono tutt’altra cosa rispetto alle critpovalute, pertanto la chiarezza è d’obbligo e le polemiche in tal senso provengono solitamente da un pubblico poco istruito in merito e poco consapevole di cosa sia uno strumento finanziario.

Uno strumento finanziario, o meglio ancora un asset finanziario, è quello strumento che prevede lo scambio di una somma di denaro oggi per avere la stessa somma maggiorata di un tasso di interesse in futuro. In sostanza, uno strumento finanziario puro prevede l’esistenza di un tasso di interesse vista l’ottica intertemporale della natura dei mercati finanziari.

Per chiarire meglio il concetto, i mercati finanziari servono appunto a finanziare chi emette alcuni titoli, ad esempio le società di capitali quotate emettono azioni a fronte di una somma di denaro che viene corrisposta agli investitori, questi ultimi detentori del diritto di ricevere un dividendo, ossia quella parte di utile destinato agli azionisti.

Gli Stati si finanziano tramite l’emissione di obbligazioni con cui raccolgono capitale a fronte di un tasso di interesse che viene riconosciuto all’investitore per la somma corrisposta. Come vediamo, l’esistenza del tasso di interesse è condizione necessaria per stabilire l’esistenza di uno strumento finanziario.

Le valute hanno un tasso di interesse?

Assolutamente sì, sono l’asset che incorpora proprio l’essenza del tasso di interesse, tant’è che esistono tassi di interesse anche a brevissima scadenza che servono alle banche per spostare liquidità, i famigerati tassi overnight.

In ottica di trading possiamo vedere questo tasso di interesse nel momento in cui si mantengono delle posizioni in multi-day, ossia per più giorni, dove alla scadenza di ogni giornata ci viene addebitata o accreditata una somma corrispondente alla differenza dei tassi di interesse delle valute coinvolte nel cambio da noi detenuto. In sostanza, il tasso di interesse è l’essenza degli strumenti finanziari.

Le criptovalute in sé non hanno un tasso di interesse, non incorporano alcun flusso di cassa nel futuro e pertanto non sono da considerarsi strumenti finanziari. Questo è uno dei motivi per cui nascono dibattiti sulla natura di Bitcoin, che di fatto non è uno strumento finanziario, bensì è da considerarsi unicamente come un mercato che negozia un asset non finanziario.

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