Cinecittà World, il risultato della mia esperienza – 2a Parte
Come sanno coloro che hanno già letto una mia precedente recensione, ho avuto modo di visitare Cinecittà World durante il ferragosto di questo 2018 e ho annotato dei dettagli che a mio avviso andrebbero modificati, si tratta di dettagli fondamentali che riguardano la sicurezza prima di tutto e tanto altro.
Il colmo infatti è arrivato nel momento in cui abbiamo provato ad assistere allo spettacolo, “Inferno”, nulla da eccepire sulla tecnica adoperata per rendere gli effetti dei corpi sospesi e leggeri come piume. Doppio applauso va ai ballerini a cui tocca correre da una parte all’altra del parco per effettuare gli spettacoli.
Questo nello specifico, sarebbe uno spettacolo che consiglierei a tutti se non fosse che il calcolo dei posti a sedere è stato fatto da qualcuno che evidentemente in quel teatro non c’è mai entrato.
Di fatto è scandaloso che siano considerati posti a sedere anche gli scalini calpestati per accedere alle poltroncine. Chiunque abbia buon senso sa perfettamente che in questo modo non si rispettano le norme di sicurezza, in tal caso cito: l’allegato IV del D.Leg.vo 81/08.
In particolare ai punti che si riferiscono proprio all’accesso ai “Percorsi di esodo”:
1.5.1 Ai fini del presente punto si intende via di emergenza (o via di uscita da utilizzare in caso di emergenza) percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro.
Quindi se ci sono persone sulle scale è ovvio che ci sono ostacoli e questi ostacoli possono essere anche bambini o persone di una certa età, quindi immaginate lo scenario. Scenario che peggiora nel momento in cui non viene vietato ad una persona, passata al tornello e quindi contata come tale, di occupare con borse e borsoni ben 7 posti. Scenario che poi diventa scabroso, nel momento in cui il ragazzo con i pop corn, pur di vendere ti dice che la fila di luci blu va lasciata libera.
Cioè vendere è più importante che mantenere la sicurezza?
Insomma proprio il concetto di sicurezza in questo parco non mi è molto chiaro, per guardare uno spettacolo, dove ci sono una 70ina di persone al buio, chiunque può occupare qualsiasi posto, però poi non puoi ancorare una Action Camera al petto su un’attrazione.
Perché? Avete paura che qualcuno vi faccia pubblicità? Se di fatto il problema è che possa sganciarsi è finire in acqua, basta far firmare una deliberatoria dove il Parco è esente da qualsiasi responsabilità. Posso capire il divieto su Altair o su Indiana Adventure, perché in caso di sgancio accidentale potrebbe ferire qualcuno sotto. Ma su Aktium?
Se poi il motivo è un altro ancora oltre a quelli elencati qui, sarebbe bene istruire gli addetti ad avere maggior empatia con il pubblico che è lì per divertirsi, non per vedersi negate le cose e basta, senza alcuna spiegazione.
Sulla questione “empatia con il pubblico” la mia primissima esperienza nel parco devo dire che l’ho avuta in aria Western, dove alla domanda posta alla barista, se era possibile sfilare la carne dai panini, mi sono sentita rispondere “E che ti mangi solo il pane?”, manco stesse parlando con la sorella. Quando poi ho chiesto cosa altro ci fosse nei panini mi è stato detto “Ci sono anche le salse!”.
A questo punto mi chiedo di quale bontà possano essere questi panini del Saloon se dentro ci va solo carne e salsette, perché non mettere anche una foglia di insalata e del pomodoro?
Ovviamente a quel punto ho preferito non approfondire altro e sono andata altrove. Di fatto ho trovato molta professionalità e garbo al “Roma, Pasta & Fast Food” che vi consiglio di provare, i cibi sono ottimi e il personale è davvero qualificato, non solo per stare a contatto con il pubblico ma anche per riuscire a vendere quello che ha nel bancone con onestà. Il ristorante è adatto a tutti coloro che gradiscono il cibo sano e in estate presenta svariati pasti freschi, inoltre anche i vegetariani troveranno piatti e accoglienza soddisfacente.