F1, si riaccendono i motori

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Parte finalmente il conto alla rovescia per l’accensione ufficiale dei motori del GP di Formula 1 2020. L’appuntamento è per il weekend che va dal 3 al 5 luglio e i più scaramantici non ci crederanno fino a quando non vedranno le monoposto in pista.

Questo 2020 ha messo infatti a dura prova tutti, gli sportivi e i tifosi che a lungo hanno pensato di non rivedere più il Mondiale di Formula 1 in pista. Ma ora a quanto pare, i permessi ci sono, le disposizioni per l’emergenza sanitaria da Covid-19, sono attuate, ora c’è solo da scendere in pista e tornare a far salire l’adrenalina.

Come ai “vecchi tempi” vi terremo aggiornati, dalla conferenza stampa, passando per le qualifiche, fino a commentare la gara minuto per minuto.

Come di consueto venerdì partiranno le prove libere, che termineranno sabato, per lasciare il posto alle qualifiche e arrivare domenica alla gara.

Saremo al Red Bull Ring di Spielberg in Austria. Il circuito ha una lunghezza di 4.318m, presenta 8 curve. Si effettueranno 71 giri con un totale di 306,452 km. Qui il primo GP è stato disputato nel 1963. Noi lo abbiamo lasciato l’anno scorso con questo podio:

1° Max Verstappen per Red Bull, 2° Charles Leclerc per la Ferrari, 3° Valtteri Bottas per la Mercedes.

Il Red Bull Ring è una pista vecchio stile, con lunghi rettilinei e molti saliscendi, curve a gomito e lunghi curvoni di percorrenza. Sebbene sia una pista abbastanza breve quindi, mette a dura prova i piloti, questo ci porta a pensare che il divertimento sarà assicurato.

Dal punto di vista tecnico, si tratta di una pista di medio-basso carico aerodinamico con un secondo settore particolarmente guidato. Il primo settore è il più veloce, presenta due lunghi rettilinei e due curve molto strette, ma la caratteristica principale è la prima curva che si trova in cima ad una ripida salita.

Salita inoltre, divenuta iconica al tal punto che anche il tracciato di Austin ha voluto adottare questa soluzione.

Curva 1, Curva 2 e Curva 3 sono precedute da lunghi rettilinei con rispettive zone DRS e questo le rende quindi molto favorevoli ai sorpassi. Ma le prime due sono in salita, mentre la curva 3, detta anche Schlossgold, è in discesa e questo rende molto difficile la frenata soprattutto durante un sorpasso.

Il settore finale presenta due curve a 90° circa che non solo non offrono molte occasioni di sorpasso, ma soprattutto i piloti devono prestare grande attenzione alla curva 7, in quanto proprio all’interno di quest’ultima si trova l’entrata ai box.

I tecnici porteranno ali posteriori molto scariche per favorire la velocità di punta nei rettilinei, mentre gli alettoni anteriori saranno leggermente più carichi per avere una buona aderenza nel tratto centrale della pista.

Data la presenza di curva molto strette, le sospensioni anteriori saranno abbastanza rigide così da favorire la reattività della vettura nei cambi di direzione, mentre sul posteriore si utilizzeranno sospensioni più morbide per guadagnare trazione in uscita dalle curve lente.

Si deve quindi trovare il giusto equilibrio tra grip meccanico e aderenza aerodinamica, stando sempre molto attenti all’altezza della vettura, in quanto la presenza di saliscendi può essere una grossa problematica per il fondo.

Insomma, ora finalmente manca poco all’inizio dello spettacolo.

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