SUPERBONUS, per i condomìni ecco come fare

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Parliamo oggi di una possibilità straordinaria per molti condòmini che intendono effettuare interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Tuttavia, la gestione di questa agevolazione fiscale, complessa e vantaggiosa, richiede una pianificazione accurata e una stretta collaborazione tra i condòmini e l’amministratore di condominio.

In questo articolo, proviamo a darvi dei consigli su come affrontare al meglio questa sfida amministrativa. Questo perché l’amministratore di condominio svolge un ruolo cruciale nell’ambito del Superbonus 110%, poiché è chiamato a gestire una serie di responsabilità che vanno ben oltre la semplice amministrazione ordinaria.

Per evitare potenziali contestazioni da parte dei condomini, controversie con l’Agenzia delle Entrate e soprattutto, per prevenire la responsabilità per la mancata fruizione dell’agevolazione fiscale, l’amministratore deve seguire attentamente una serie di passaggi obbligatori.

Il processo, come spesso accade, inizia con la convocazione dell’assemblea condominiale per ottenere l’approvazione dei condomini, dopodiché l’amministratore deve attivarsi per avviare le pratiche burocratiche e gli adempimenti fiscali richiesti.

Tuttavia, le responsabilità dell’amministratore non si limitano alla gestione amministrativa. È ovvio che poi esso sia anche tenuto a monitorare l’avanzamento dei lavori sulle parti comuni dell’edificio e ad eseguire tutti gli adempimenti necessari per garantire che il condominio possa godere appieno del beneficio fiscale previsto.

È importante sottolineare che, secondo la giurisprudenza consolidata, se il condominio non riesce a beneficiare del Superbonus a causa di errori nell’adempimento delle procedure o di ritardi nei lavori, l’amministratore può essere ritenuto responsabile. Ma attenzione, bisogna che ci siano errori palesi nella gestione della documentazione necessaria al richiedere il suddetto.

L’amministratore di condominio assume un ruolo cruciale poi, quando si tratta di gestire gli interventi sulle parti comuni dell’edificio condominiale che rientrano nel Superbonus 110%.

Come abbiamo detto la prima tappa fondamentale è la convocazione dell’assemblea condominiale ogni volta che si rende necessaria la decisione dei condomini riguardo all’avvio e all’esecuzione dei lavori, così come la gestione delle richieste di agevolazione fiscale.

Poi per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio, l’amministratore deve supervisionare i rapporti con le imprese e i professionisti coinvolti.

Questo include la verifica del progetto di fattibilità, persino l’identificazione dei requisiti dell’impresa appaltatrice, la gestione dei rapporti con l’impresa anche per quanto riguarda lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta e il pagamento dell’impresa su incarico del condominio.

L’amministratore deve poi acquisire la documentazione necessaria per la richiesta dell’agevolazione fiscale, come l’asseverazione per gli interventi di efficientamento energetico e antisismici. Deve anche garantire il rispetto dei requisiti per la cessione del credito o lo sconto in fattura, oltre ovviamente a inviare la “Comunicazione dell’opzione” all’Agenzia delle Entrate.

Per ultimo ma non per importanza, come sempre l’amministratore deve conservare scrupolosamente tutta la documentazione relativa agli interventi sulle parti comuni dell’edificio, comprese ricevute, fatture, visure catastali, documenti contabili e ricevute bancarie.

Questa documentazione sarà fondamentale in caso di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Quello che al momento manca nella gestione di quanto esposto fino ad ora è il concetto che tratta il compenso dell’amministratore di condominio nell’ambito del Superbonus questo causa della mancanza di un tariffario professionale specifico e di un Albo degli amministratori di condominio.

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