La leggenda del trading

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Avete mai sentito parlare di Larry Williams, l’uomo da un milione di dollari. Oggi cambiamo un po’ genere, parlando di un uomo che ha fatto la storia del trading.

Di fatto Williams non è stato solo un trader fuoriclasse ma anche uno scrittore, giornalista e politico. Nato nel 1942 a Miles City, nel Montana, si trasferisce in Oregon per gli studi universitari di giornalismo. Il giornalismo non appassiona più di tanto Larry che ha bisogno di quel brivido freddo che solo il trading può dare.

Si dedica quindi in modo molto approfondito agli studi fondamentali e tecnici sull’andamento dei mercati fino a diventare un trader affermato. In un mondo fino ad allora dominato più dall’audacia o dalla cautela piuttosto che da un attento calcolo scientifico, Williams ha introdotto strategie tuttora valide – a partire dal Williams Percent Range, sviluppato nel 1966 a 24 anni.

Basti pensare che negli anni Settanta è stato lui a studiare per primo la stagionalità di azioni e future, oltre all’interconnessione tra diversi mercati. Gli studi di Williams gli hanno permesso di prevedere con anticipo le crisi economiche del 1982, del 2002 e del 2009.

Lui è soprattutto il trader della “One million dollar Challenge”: nel 1987, in occasione della “World Cup Trading Championship” Larry compie l’impresa di guadagnare un milione di dollari in 12 mesi partendo da 10 mila dollari. Il miglior risultato mai registrato nella storia della competizione.

Williams recentemente ha anche sottolineato i fattori che lo hanno portato a questo successo: concentrazione; studio; gestione efficiente delle posizioni con una forma aggressiva di Money Management. Quest’ultimo fattore è particolarmente importante secondo Larry.

All’interno del sistema di money management, tra le più grandi innovazioni introdotte da Williams c’è la formula per la gestione delle dimensioni delle posizioni, quello che i trader chiamano il sizing. Secondo Williams, il numero di contratti da usare sarà determinato da un rapporto.

Al numeratore di questo rapporto si ha il prodotto tra il capitale moltiplicato per una percentuale di rischio, mentre al denominatore avremo il massimo drawdown, ovvero la perdita massima tra un picco e il successivo bottom. Questa formula determina il massimo rischio sopportabile dal trader in relazione al capitale investito.

Tra le principali strategie di Williams, l’OOPS di Larry Williams è un pattern d’inversione che si fonda sulla risposta irrazionale degli operatori all’uscita di un dato macro o una news particolare, che genera un movimento violento dei prezzi destinato a rientrare a breve. Sul grafico vedremo quindi un gap tra la chiusura della candela precedente e l’apertura della candela successiva.

Gap up se apre al rialzo. Gap down se apre al ribasso.

Il nome nasce dal fatto che il trader tende a entrare in apertura di mercato in direzione del gap, basandosi sull’emotività: “il mercato sta salendo pertanto vado long” o viceversa. Inizialmente l’operazione sembra funzionare, ma l’improvvisa inversione strappa al trader la classica esclamazione: «Oops! Ho sbagliato tutto». Quando ci si accorge che il mercato si sta muovendo contro, i trader chiudono le posizioni, dando così ancora più spinta al movimento in atto.

Se tutto questo per voi è ancora troppo acerbo da masticare, prendete la vita di quest’uomo come uno spunto di riferimento e basatevi sulle migliori piattaforme che i tempi di oggi offrono, come e-toro trading.

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