Covid a che punto siamo con l’immunità nel mondo

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Oltre 2,2 mln di morti nel mondo, in soli 15 giorni impennata di decessi, oltre 200mila vittime.

Il bilancio con cui abbiamo iniziato questo articolo è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l’università americana, fino a ieri sono decedute nel mondo 2.206.459 persone a fronte di un totale di 102.069.448 casi.

Il bilancio complessivo delle vittime da Covid-19 aveva superato quota 2 milioni già il 15 gennaio scorso, quando il totale dei contagi era di oltre 93 milioni: negli ultimi 15 giorni, quindi, sono state registrate oltre 200mila ulteriori vittime e oltre nove milioni di nuove infezioni.

“Finora sono stati firmati contratti con sei società per garantire l’accesso a 2,3 miliardi di dosi di vaccino”.

Lo precisa la Commissione europea, ricordando che:

“sono in corso trattative con altre società per garantire più dosi”.

Le autorità sanitarie degli Stati Uniti, finalmente, hanno emesso un ordine che richiede l’uso della mascherina su tutti i trasporti pubblici. L’ordine del Centers for Disease Control and Prevention che entrerà in vigore lunedì, afferma che i passeggeri di aerei, treni, autobus, metropolitane, traghetti e taxi devono usare una mascherina in grado di coprire il naso e la bocca durante i loro spostamenti, ma anche mentre attendono in aeroporti e stazioni.

La Germania sta già ordinando vaccini per il 2022 nel caso in cui fossero necessarie dosi regolari o di richiamo per mantenere la popolazione immune dalle varianti di Covid-19. Lo ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn parlando on line con un gruppo di operatori sanitari.

Mentre cresce in Europa la frustrazione per la lentezza con cui procedono i programmi vaccinali. Lo riporta il Guardian:

Ora stiamo effettivamente ordinando ulteriori vaccini per il 2022, per averne almeno alcuni a portata di mano – ha detto Spahn – Nessuno sa se avremo bisogno di un richiamo… Con l’ampliamento delle capacità di produzione, ordineremo vaccini per precauzione. Se non ne avremo bisogno, bene, se invece sì allora saranno disponibili“.

Oggi è incredibile pensare che Taiwan ha registrato il primo decesso da maggio provocato dal coronavirus: il Paese è attualmente alle prese con un focolaio di casi trasmessi localmente legato ad un ospedale nella città settentrionale di Taoyuan. Lo ha reso noto il ministro della Sanità, Chen Shih-chung.

Finora, riporta sempre il Guardian, sono state infettate 19 persone a causa di questo nuovo focolaio e la vittima è una donna sulla ottantina affetta da malattie pregresse. Il decesso porta a 8 il numero delle vittime a Taiwan dall’inizio della pandemia a fronte di un totale di 909 casi confermati.

Il governo della Norvegia ha annunciato oggi la revoca di varie misure anti-Covid che erano state imposte a Oslo lo scorso fine settimana dopo la scoperta di alcuni casi della variante inglese del coronavirus. Da mercoledì prossimo potranno riaprire i negozi a Oslo e in altri 24 comuni limitrofi, così come i ristoranti che però non potranno ancora servire bevande alcoliche.

Appare sempre più scontata un’estensione dello stato di emergenza in Giappone, oltre il 7 febbraio, malgrado la lieve discesa dei contagi nella capitale Tokyo, sotto quota mille per il secondo giorno consecutivo. Lo anticipano i media nipponici, segnalando che la decisione finale di estendere le misure in 11 delle 47 prefetture dell’arcipelago verrà presa la prossima settimana.

Il Pakistan riceverà domani dalla Cina mezzo milione di dosi del vaccino anti-Covid cinese di Sinopharm. Lo annuncia il National Command and Operation Centre (NCOC), che aveva anticipato alcuni giorni fa l’aiuto a fondo perduto da Pechino. Domani è previsto l’arrivo dei vaccini a bordo di un aereo speciale, e dalla prossima settimana partirà ufficialmente il piano vaccinale pachistano, che darà priorità all’inoculazione del personale medico e sanitario.

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