Come procede l’uso delle mascherine nel mondo

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L’uso delle mascherine è stato molto altalenante, soprattutto in Italia, dove regione per regione, spesso e volentieri, durante la pandemia da Covid-19, ognuno scriveva le proprie regole. Oggi come oggi poi, ogni cittadino, può scrivere le sue poi e questo sta creando un po’ di scompiglio.

Proviamo quindi a capire quali siano le regole lungo lo stivale e quali sono i comportamenti che nel frattempo stanno adottando in giro per il mondo.

In Italia già da più di 10 giorni il CdM ha varato una proroga per l’obbligo di mascherine FFP2 sui trasporti dal 16 giugno fino al 30 settembre: la decisione era nell’aria dopo le insistenti richieste del Ministro della Salute Roberto Speranza, avvenute negli scorsi giorni. Decadono poi le regole sulle mascherine in tutti gli altri settori (dunque anche alla Maturità), ad esclusione appunto di trasporti, Rsa e ospedali.

E mentre da noi, gli italiani hanno già riposto la mascherina da tempo, perché ormai il Covid è passato. In altri posti del mondo, si affronta addirittura il problema opposto.

Di fatto, durante la pandemia, l’uso quasi universale delle mascherine in Giappone ha aiutato il paese a respingere con successo il peggio. Tuttavia, i giapponesi sono diventati così attaccati alle coperture per il viso che il governo sta affrontando il problema opposto alla maggior parte dei paesi del mondo: convincerli a togliersele.

Oltre ai loro benefici per la salute (abbassa il contagio da Covid), per molte persone rappresentano una vera e propria barriera psicologica tra chi li indossa e il duro mondo esterno, l’equivalente di indossare un grande paio di occhiali da sole al chiuso. Alcune donne li indossano per evitare l’obbligo di truccarsi, altre per attutire le interazioni scomode con familiari o colleghi spiacevoli.

Va ricordato però che l’uso delle maschere è stato stabilito in Giappone molto prima della Pandemia, come precauzione stagionale contro raffreddore, influenza e allergie ai pollini: è normale che i lavoratori giapponesi indossino una maschera per proteggere gli altri anche da un lieve caso di raffreddore.

Nel frattempo, la Germania starebbe valutando di reintrodurre l’uso delle mascherine al chiuso. Lo rivelano indiscrezioni fatte trapelare dal quotidiano tedesco Welt. Secondo il giornale, l’obbligo entrerebbe in vigore ad ottobre fino a Pasqua e riguarderebbe i trasporti pubblici, le strutture mediche, le case di riposo, ma anche nel commercio al dettaglio e nella ristorazione. Un’estensione alle scuole è ancora aperta.

Decisione dovuta a causa del fatto che l’effetto estivo, che ha fatto scendere i numeri negli ultimi due anni, svanirà quest’anno a causa della variante BA.5, che si diffonde anche a temperature calde e può quindi portare ad alte incidenze anche in estate.

Secondo il Robert Koch Institute l’incidenza su sette giorni a livello nazionale venerdì era 428 nella settimana precedente era 318. Al fine di prevenire l’infezione, ha chiesto alle persone di riprendere a utilizzare le mascherine al chiuso, e di vaccinare i gruppi a rischio.

“È una mia richiesta che tu protegga te stesso e gli altri”.

Anche in Francia si discute seriamente sul fato di reintrodurre l’obbligo di mascherina sui trasporti pubblici. Lo ha detto all’emittente televisiva “France 2” Alain Fischer, presidente del Consiglio di orientamento della strategia vaccinale. In questi ultimi giorni i casi di coronavirus stanno aumentando in Francia. Solamente nell’ultima settimana i contagi sono aumentati di circa il 50 per cento.

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