La gemella silenziosa

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Regalatomi 2 anni fa, non avevo mai avuto il tempo per godermelo. Tempo che ho obbligatoriamente trovato in questo periodo di semi reclusione.

La gemella silenziosa è la storia di una famiglia “perfetta”, quasi invidiabile, con due gemelline. Niente le distingueva, stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un giorno, Lydia muore improvvisamente e lascia un vuoto così grande da portare dietro una serie di strascichi che vanno a minare la solidità della famiglia.

Così decidono di fuggire da tutto e da tutti su di un’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah la mamma delle gemelline, sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Come se andar via da casa loro, possa cancellare gli errori fatti e i pensieri che affollano la sua mente. E soprattutto da una frase che continua ad assillarla:

«Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io».

Si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa.

Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle. Sarah è devastata dalle scoperte che man mano affiorano e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima. La suspense è palpabile.

Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

Queste le domande che il lettore sì pone dal primo momento che inizia il libro, domande che vengono enfatizzate pagina dopo pagina. Più si va avanti infatti e più la storia si arricchisce di nuovi elementi.

È un libro che consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di mistero. Bellissima l’ambientazione, ho amato le descrizioni dell’isola, con le atmosfere brumose, i capricci della marea e i temporali spaventosi. Un libro davvero interessante e molto scorrevole.

S. K. Tremayne è stato una vera e propria scoperta. Un thriller ben scritto, mai banale. Lo stile dell’autore è lineare e scorrevole, mai sopra le righe, neanche quando affronta argomenti crudi, come la violenta personalità dei suoi personaggi o la morte di una bambina di appena 6 anni.

Non c’è un killer da scovare, ma solo tanti dubbi, parole non dette, il tutto appesantito da tradimenti che minano la fiducia e la solidità di una famiglia già devastata da una morte innaturale.

Pagina dopo pagina, emergono i segreti dei protagonisti nessuno dei quali è scevro dai sospetti del lettore, neanche il cane. I colpi di scena sono perfettamente incastonati in una trama fitta e avvincente.

Sono rimasta incollata alle pagine di questo libro dal primo momento, fino alle ultime parole, quando sconvolta dal finale sono rimasta a bocca aperta, tornando addirittura indietro di qualche pagina per avere la certezza di aver capito bene.

Un libro che rileggerei volentieri, in quanto sono sicura che riuscirebbe a trasmettermi ancora le medesime sensazioni.

Come sempre vi lascio nella mia recensione trovate il link per acquistare il libro su Amazon.

Qui trovate il libro in formato cartaceo, con copertina flessibile o rigida e in formato Kindle.

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