Amministratori di condominio – nuovi progetti UNI in arrivo

Condividi

Proprio in questi giorni sono al vaglio degli interessati in inchiesta pubblica dell’UNI, due nuovi progetti di norma dal titolo:

UNI1605487 “Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori di incendio – Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione “;

UNI1611661 “Attività professionali non regolamentate – Amministratore di condominio – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità “.

Il primo UNI1605487 riguarda il controllo e la manutenzione degli estintori incendio. Il progetto di norma è proposto dalla commissione dell’UNI “Protezione attiva contro gli incendi”.

Nello specifico questo documento prescrive i criteri per effettuare il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo degli estintori di incendio, ai fini di garantirne l’efficienza.

La norma però non si applica alle attività di installazione degli estintori d’incendio. Questo perché gli estintori sono parte del progetto per la sicurezza antincendio degli edifici ed il loro tracciamento, così come il posizionamento fisico di qualunque altro componente dell’impianto di sicurezza incendi in un fabbricato, costituisce una problematica molto sensibile in merito alla sicurezza stessa e al buon funzionamento dell’impianto progettato.

Pensate che esiste anche l’obbligo di compilazione e l’aggiornamento del registro antincendio regolati dal D.M. 1° settembre 2021, dal D.Lgs. 81/2008, dal D.P.R. 151/2011, dalla UNI 9994-1 e dal D.M. 3 agosto 2015.

Mentre invece UNI1611661 è responsabile sui requisiti della figura professionale di amministratore di condominio.

Il documento definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell’amministratore di condominio. Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).

I requisiti sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

Insomma, fare l’amministratore di condominio non è per nulla facile, soprattutto perché vanno considerati i numerosi aggiornamenti che costantemente questo mestiere affronta e che molti continuano ancora a gestire alla così detta “vecchia maniera”.

Di base, comunque, quello che purtroppo ci sono persone che ancora ignorano è che l’amministratore è tenuto alla cura, alla vigilanza e alla manutenzione degli impianti comuni presenti nell’edificio condominiale, incluso l’impianto antincendio.

L’impianto antincendio comprende tutte le misure che vengono adottate per prevenire l’evento incendiario e, se si verificano, per gestirlo e per spegnerlo.

In conformità alla normativa vigente l’amministratore di condominio è altresì tenuto al rilascio del Certificato di prevenzione incendi (CPI) o il suo rinnovo, a meno che non siano intervenute delle modifiche che richiedono un nuovo certificato, da parte di responsabili della sicurezza.

Con l’entrata in vigore del Decreto Presidente della Repubblica 151 del 2011, nelle situazioni di basso e medio rischio incendio, il CPI è stato sostituito dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività antincendio.

La SCIA antincendio è una dichiarazione resa dall’interessato, attraverso un tecnico, che attesta che l’edificio è conforme alle normative vigenti in materia di prevenzione incendi.

In principio la normativa antincendio riferita agli edifici destinati ad abitazione civile ha fatto il suo ingresso con il decreto ministeriale nr. 246 del 1987. Ma tutto si evolve quindi sarebbe sempre bene aggiornarsi.

Condividi