MotoGP 2022 Argentina – La Gara
Terza gara della stagione per la MotoGP 2022 Argentina, che arriva sulla pista di Termas de Rio Hondo. Si svolge in una cittadina della provincia di Santiago del Estero, capoluogo del dipartimento di Río Hondo.
Nuovi investimenti fatti nel corso degli ultimi anni hanno permesso di costruire il nuovo aeroporto accanto all’Autodromo di Termas de Río Hondo, recentemente ricostruito completamente per ospitare il Motomondiale a partire da aprile 2014.
Le gare precedenti ricordano che le caratteristiche del circuito hanno favorito Honda e Yamaha. È stato Marc Márquez a registrare, nel 2014, il miglior giro di sempre col tempo di 1’37.683, mentre è di Valentino Rossi (nel 2015 – in foto) il best lap in gara con 1’39.019. La velocità di punta è invece dello spagnolo Héctor Barbera su Ducati toccando i 334,4 chilometri orari nel 2017.
In Argentina, il motociclismo non è sempre stato una prerogativa di Termas de Río Hondo. Si è difatti svolto dal 1961 al 1963, poi nel 1981 e 1982 e, ancora, nel 1994 e 1995 e nel 1998 e 1999 sul circuito di Buenos Aires, lo stesso che ospitava la Formula 1. Di fatto recentemente, si sta valutando la possibilità di un ritorno della Formula 1, che richiederebbe investimenti e adeguamento della struttura.
Il circuito di Termas de Río Hondo è mediamente veloce, con un lungo rettilineo opposto ai box che porta al tornantino di curva 5, mentre la seconda parte del circuito è più veloce con curve e contro curve da raccordare. Il tornantino della curva 13, poco prima del rettilineo di arrivo, obbliga a frenare con la moto inclinata a destra.
Partenza fulminea per Jorge Martin, che si porta al comando con 4 decimi di vantaggio su Aleix Espargaro. Terzo Marini, che precede Pol Espargaro e Alex Rins. 9° Quartararo e 12° Bagnaia, preceduto da un Bastianini in bagarre con Binder.
All’ottavo giro rientra ai box Franco Morbidelli. Arriva per lui il ritiro, per un probabile problema tecnico. Nel mentre, recupera un’altra posizione Bagnaia, che passa Binder e sale ottavo.
Al sedicesimo giro si accende la lotta per l’ottava posizione, con Qauartararo e Bastianini in bagarre con Luca Marini.
Enea tenta il sorpasso, ma va leggermente lungo perdendo terreno e posizioni: il riminese si trova infatti 13°, dietro a Oliveira.
A questo punto è già evidente che il pilota più veloce in gara è Francesco Bagniaia, sesto, autore di un 1’39″4.
Quartararo passa Marini e sale ottavo, mentre Rins cerca di recuperare sul duo di testa. Da segnalare la buona gara di Bezzecchi, 10° dietro al compagno di box.
Al ventiduesimo giro l’Aprilia prende qualche metro, ma Martin non molla. occhio però anche a Rins, che ha approfittato della bagarre per portarsi a 1″. Ha recuperato dall’errore Bastianini, 10, dietro a Bezzecchi.
A soli tre giri dalla fine, l’Aprilia resta al comando, con la Ducati #89 francobollata al suo codone.
In caso di vittoria, Aleix sarebbe il nuovo leader della classifica Piloti, con un bottino di 45 punti in tre gare. Un gran risultato per la Casa di Noale, che conferma il grande passo avanti compiuto con la RS-GP.
Al ventiquattresimo giro caduta per Di Giannantonio.
Al momento della bandiera a scacchi Aleix trionfa davanti a Martin e Rins, regalando all’Aprilia la prima vitoria in MotoGP. Un risultato storico, che arriva all’indomani della prima pole position, a 21 anni dall’ultima volta.