Amazon diventa operatore telefonico

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Arriva l’ultima bomba dal gruppo di Bezos. Amazon sbarca nella telefonia italiana, c’è il via libera del Mise.

Il meccanismo, spiega l’Agcom, consente alla clientela di effettuare e ricevere chiamate facendo uso di numerazioni del nostro Paese, utilizzando il network degli operatori tradizionali. Il rischio, per gli operatori già presenti sul mercato, è di dover lottare con offerte aggressive che metteranno assieme commercio web, film e connessione a Internet.

Si passa quindi da sito per il commercio via web a ideatore di apparecchi elettronici per la domotica, passando per produttore cinematografico, fino a diventare fornitore di servizi cloud. Con tanto di partnership con Fincantieri, che dà così del filo da torcere a Leonardo. E poi, ancora, uno fra i leader nella consegna pacchi, e, infine, persino compagnia telefonica.

Amazon ha un’anima capace di entrare rapidamente nei nuovi mercati che ritiene redditizi e in linea con il proprio core business. L’ultimo in ordine cronologico, in Italia appunto, è proprio quello della telefonia. Il gigante americano del web ha appena ottenuto il via libera da parte del Ministero dello Sviluppo economico come fornitore di servizi di comunicazione elettronica per un sistema di telefonia accessibile al pubblico, battezzato Amazon Connect.

Un meccanismo che a detta dall’Autorità garante per le comunicazioni meglio conosciuta come Agcom, consente alla clientela di effettuare e ricevere chiamate facendo uso di numerazioni del nostro Paese utilizzando il network degli operatori tradizionali. Potrebbe essere un primo passo verso la trasformazione in compagnia telefonica con una propria rete.

Davvero una brutta notizia per la concorrenza “tradizionale” il rischio è di veder ben presto arrivare sul mercato offerte aggressive che con ogni probabilità, uniranno più servizi sotto il suo nome con il sorriso più famoso del mondo. Una vicenda su cui vigila proprio l’Agcom, che ben conosce la galassia Amazon per essersene già occupata, tempo a dietro, nel settore postale.

Del resto, i conti del gruppo fondato da Jeff Bezos mostrano chiaramente come il commercio via Internet sia il più importante business aziendale, ma allo stesso tempo non è l’unica attività rilevante, né necessariamente quella con le maggiori prospettive di crescita.

Basti pensare che nel primo trimestre del 2021 il gruppo ha registrato un boom delle vendite del 44% e un aumento dei profitti del 220%, a 8,1 miliardi.

“Le vendite via Internet sono lievitate del 64% a 23,7 miliardi. E anche le altre attività hanno registrato un incremento del 77% a 7 miliardi”

Ha riportato il New York Times in un articolo del 29 aprile scorso.

Intanto duecento milioni di persone hanno sottoscritto abbonamenti al circuito Prime per circa 7,6 miliardi. Merito anche della pandemia, che ha spinto le vendite online e la tv in streaming.

Va specificato quindi che la concessione del Ministero per lo Sviluppo Economico al colosso per creare un servizio di telefonia con numerazioni italiane è in realtà il via libera a un pacchetto di contact center per le aziende. Nessuna sim dunque legata a Prime.

Almeno per ora.

Quello ottenuto da Amazon – lo spiega bene il corriere della sera – è in realtà la concessione della possibilità per sé e per i propri clienti di effettuare e ricevere telefonate che facciano uso di numerazioni italiane. In pratica quando si chiama il servizio clienti della multinazionale, la chiamata che si riceve in risposta arriva da un numero irlandese.

La sede europea del colosso di Seattle. Amazon Connect, nato nel 2017, fa parte del pacchetto di AWS, ossia Amazon Web Services, il servizio cloud leader del mercato internazionale. Si tratta quindi di un’opzione di contact center che anche in Italia si aggiungerà al pacchetto che Amazon vende alle aziende per gestire il proprio business.

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