Vaccini, situazione attuale in Italia

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In Italia il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei, a margine dell’inaugurazione del maxi hub vaccinale della Fiera di Genova ha dichiarato:

“Il commissario per l’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo mi ha detto che i vaccini Johnson & Johnson arriveranno in Italia dal 16 aprile. […] Inutile negare che ci siano ancora tante problematiche, ma bisogna accelerare con i vaccini per poter ripartire”

Intanto il ministro Speranza ha dichiarato:

“Ho appena firmato il protocollo con regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare”.

Ieri è arrivato un milione di dosi di Pfizer ed è:

“in corso di distribuzione nei singoli punti vaccinali – spiegano ad HuffPost dalla struttura commissariale che da domani, e – nel corso di questa settimana”

Arriveranno mezzo milione di dosi di Moderna e 1 milione e 300mila di AstraZeneca. Del dopodomani, invece, non v’è certezza. Il futuro della campagna vaccinale anti Covid-19 resta per ora imperscrutabile. Ed è impossibile escludere altri ritardi nelle consegne, nuovi tagli alle forniture.

La prova è nella dichiarazione di intenti del presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che a poche ore dall’incontro sulla campagna vaccinale, fissato per il pomeriggio, con il premier Mario Draghi, il commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha annunciato:

“Chiederemo la conferma di quel piano che prevede 50 milioni di dosi tra aprile e giugno e altre 80 milioni tra luglio e fine settembre”.

In realtà, fare previsioni sui quantitativi di vaccini che arriveranno nelle prossime settimane è veramente difficile. Il motivo lo ha spiegato stamattina proprio Figliuolo, sottolineando:

“… le aziende produttrici, che si stanno allineando, non lavorano con scorte ma mettono sul mercato tutto ciò che producono. E quindi hanno difficoltà oggettive a dare un calendario che abbia un orizzonte superiore alle due settimane. Anche perché – ha concluso – una volta infialati i vaccini hanno più di 180 controlli e se uno non va a buon fine, tutto il lotto viene fermato”.

Già si sa, ad esempio, che di Johnson&Johnson, il quarto vaccino autorizzato, attesissimo perché monodose a differenza dei tre utilizzati finora, arriverà dalla metà di aprile, il 16, una quantità limitata rispetto a quella annunciata, che poi ci assicurano andrà aumentando tra maggio e giugno.

Quante siano le dosi di questa quantità limitata “è da definire”, rispondono ad HuffPost dalla struttura commissariale. Aggiungendo:

“il calendario degli arrivi viene stilato e comunicato sulla base di previsioni attendibili”.

Al momento, dunque, è possibile andare oltre la conferma dei 3 milioni di dosi per la fine marzo.

Numeri che porteranno le dosi di vaccino arrivate a 14 milioni e 170, 1 milione e 430.000 in meno dei 15 milioni e 600mila stimati inizialmente, “ma che è di più rispetto ai cali che avevano paventato aziende”, ha sottolineato Figliuolo.

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