Come funzionerà la Carta Verde in Italia

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Vi abbiamo parlato più volte, nelle nostre Guide Viaggio, con svariati aggiornamenti che rilasciamo tutti i mesi, su quello che riguarda il Passaporto Sanitario. Oggi ci focalizziamo sulla Carta Verde che servirà per viaggiare lungo lo stivale, fra Regione e Regione.

La novità principale del nuovo decreto aperture, oltre alla proroga del coprifuoco (su cui si sta ancora lavorando), riguarda l’arrivo della carta verde, un documento che servirà per spostarsi tra le regioni nei prossimi mesi, anche per quelle in zona rossa e arancione, mentre tra zone gialle e bianche gli spostamenti saranno liberi.

In base allo schema di decreto, si definiscono certificazioni verdi COVID-19 quelle comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 (ciclo completo con doppia dose) o guarigione dall’infezione con ovviamente contestuale cessazione dell’isolamento prescritto, oppure l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido riconosciuto dall’autorità sanitaria ed effettuato da operatori sanitari, con risultato negativo.

La certificazione verde COVID-19, come riportato anche dal quotidiano Repubblica, sarà rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione, dalla struttura di eventuale ricovero del paziente affetto da COVID-19 oppure, per i pazienti che non hanno avuto necessità di ricovero, dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta.

La certificazione, rilasciata a seguito di un tampone negativo verrà fornita dalle strutture presso cui si è svolto il test, strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate e accreditate, farmacie, medici di medicina generale o pediatri di libera scelta. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione e non abbiano ancora ricevuto alcuna forma di certificazione, possono richiederla alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario oppure alla regione/provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa.

Il decreto introduce anche la prossima realizzazione di una Piattaforma Nazionale DGC per l’emissione e validazione delle Certificazioni Verdi COVID-19 a livello nazionale ed europeo.

Ma che validità avrà la Carta Verde?

Ovviamente va tenuto presente che la validità delle certificazioni di guarigione rilasciate prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto decorre dalla data riportata sul certificato. La certificazione verde rilasciata a seguito di un tampone negativo sarà valida per 48 ore dal rilascio. Come sta avvenendo per i viaggi oltre confine.

Ricordiamo inoltre che sono riconosciute le Certificazioni Verdi COVID-19 rilasciate anche in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione Europea e validata da uno Stato Membro UE. Queste disposizioni sono applicabili in ambito nazionale fino alla data di entrata in vigore della normativa sul Passaporto Vaccinale Europeo.

Di fatto essi viaggiano sulle medesime linee guida.

Quello che possiamo aspettarci nei prossimi mesi è l’utilizzo di queste modalità, anche per l’accesso a strutture come Cinema, Teatri e ristorazioni. Chi sa che non vi sia dato poi la possibilità di effettuare cerimonie con questa tipologia di via libera.

Insomma, si sta sperimentando di tutto per cercare di tornare alla normalità. Mi chiedo solo quanto tutto ciò sia poi da considerarsi equo. A questo punto non possiamo fare altro che attendere e sperare che le scelte che verranno prese non mettano in difficoltà ulteriore il popolo italiano.

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