Ritorno al Cinema, si ma…

Condividi

A fine maggio vi abbiamo parlato delle riaperture dei Cinema in giro per il mondo, fra chi non ha mai chiuso e chi farà un tentativo, per provare a dare al settore un po’ di respiro, cercando di tornare ad una pseudo normalità.

In Italia nello specifico si pensa di ripartire da questo 15 giugno ma anche qui, ogni regione potrà sottoscrivere un proprio regolamento.

Ad esempio l’ordinanza dell’Emilia Romagna specifica:

“Al chiuso massimo 200 spettatori, mille all’aperto. Dall’8 giugno si possono fare prove senza pubblico”

Ma pare ci sia una buona notizia anche per i set cinematografici che dovrebbero riprendere completamente, certo sempre se non si tratta di una falsa, come è accaduto oltre un mese fa per la regione Lazio. Segnalata poi dall’attore romano Claudio Amendola, mentre era ospite di Mara Venier.

Sempre dal 15 giugno comunque riparte anche tutto il comparto che riguarda l’organizzazione di congressi, convegni ed eventi assimilabili. Da lunedì 8 giugno, inoltre, è nuovamente consentito ai soggetti pubblici e privati che erogano attività di formazione la possibilità di realizzare in presenza, e quindi in aula, tutte le attività. L’atto regola poi lo svolgimento di concorsi e prove selettive da parte delle pubbliche amministrazioni adottando uno specifico protocollo. Infine, il recepimento del protocollo per lo svolgimento dell’attività delle scuole guida, delle scuole nautiche e degli studi di consulenza automobilistica, già approvato in precedenza.

Tornano al cinema comunque, le linee guida rilasciate che valgono anche per circhi e set cinematografici, fissano una serie di regole a tutela del pubblico e degli operatori. Dal numero massimo di spettatori, agli accorgimenti per assicurare almeno 1 metro di distanza tra gli utenti, eccetto che per nuclei familiari e conviventi. Potrà essere misurata la temperatura all’ingresso (come sta accadendo per i ristoranti) e, nel rispetto della privacy, dovrà essere tenuto un registro delle presenze per 14 giorni.

Dovrà essere inoltre indossata la mascherina quando ci si trova negli spazi comuni. Nello specifico per quanto riguarda i teatri, l’uso promiscuo dei camerini è da evitare, salvo assicurare un adeguato distanziamento interpersonale unito alla pulizia delle superfici.

Il personale, ovvero artisti, addetti a lavorazioni presso i laboratori di scenotecnica e sartoria e tutti gli altri, dovrà indossare la mascherina quando l’attività non consente il rispetto del distanziamento interpersonale.

Per la preparazione degli artisti, inteso come trucco e acconciatura, si applicano le indicazioni previste per i settori di riferimento. Gli oggetti eventualmente utilizzati per la scena devono essere manipolati dagli attori muniti di guanti (su questo potrebbe esserci da discutere) e i costumi di scena dovranno essere individuali. Oltre alle misure di carattere generale, vi sono norme destinate a tutelare specifiche discipline, come le prove ad esempio, per tutte le tipologie di teatro dalle produzioni liriche e sinfoniche a quelle teatrali, fino alla danza.

Va ricordato che pur facendo riferimento a diverse attività e settori, le linee guida contenute nell’ordinanza, per specifiche, sono accomunate da una serie di indicazioni tese a garantire il distanziamento interpersonale, la corretta organizzazione degli spazi, l’igiene dei locali e la loro areazione.

Condividi