Quasi tutti i paesi allentano le restrizioni

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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, se il 70% della popolazione mondiale si vaccinerà, la “fase acuta” della pandemia da Covid-19 si concluderà nel 2022. In questa Guida Viaggio proviamo ad analizzare la situazione paese per paese, in quanto se è vero che nel mondo stanno intanto iniziando a eliminare la maggior parte delle limitazioni alle attività sociali, in altri Stati continuano le proteste della popolazione contro le restrizioni ancora in vigore.

Delicata la situazione in Francia, dove si sono riuniti per “il convoglio della libertà”, un gruppo di migliaia di cittadini, tra no vax, gilet gialli e detrattori del governo, contrari al pass sanitario. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto “la massima calma” mentre centinaia di veicoli raggiungevano la Capitale per protestare e per far “ascoltare e rispettare” la “stanchezza” e “la rabbia” della popolazione. Nel frattempo, in base ai dati l’Eliseo ha annunciato la fine dell’obbligo di mascherine in alcuni luoghi al chiuso e l’alleggerimento delle restrizioni anti-Covid negli istituti scolastici, dove ad esempio viene abolito l’obbligo della mascherina nel cortile. Cade anche l’obbligo di sottoporsi a tampone anti-Covid prima di partire per la Francia, ma solo per i viaggiatori vaccinati.

In Spagna, dopo la Catalogna, anche altre regioni spagnole annunciano un allentamento delle restrizioni sanitarie. Nei Paesi Baschi dalla prossima settimana non ci sarà più nessuna misura in vigore, se non quelle stabilite dalla normativa nazionale, come l’obbligo di indossare la mascherina in spazi chiusi.

La Norvegia revoca le ultime restrizioni ancora in piedi, eliminando l’obbligo di distanziamento sociale e quello delle mascherine nei luoghi affollati. L’obbligo di quarantena di quattro giorni per i positivi diventa ora una “raccomandazione” e i bambini con sintomi respiratori non sono più tenuti a sottoporsi al tampone. Ma nonostante l’allentamento delle misure, la Norvegia è nel mezzo di una nuova ondata legata al diffondersi di Omicron. Il premier Jonas Gahr Store ha sottolineato che “la pandemia non è finita”, consigliando alle persone non vaccinate e a quelle a rischio di continuare a praticare il distanziamento sociale o indossare le mascherine dove non è possibile farlo. Anche l’Istituto norvegese di salute pubblica ha fatto sapere che il numero di persone ricoverate per Covid è aumentato del 40% nell’ultima settimana e da qui all’estate si stima che saranno contagiati dai 3 ai 4 milioni di persone, su una popolazione di 5,4 milioni quasi tutti vaccinati.

Continuano le proteste in Canada per la scelta del governo di proclamare lo stato di emergenza in Ontario. Da giorni centinaia di camionisti stanno bloccando l’Ambassador Bridge, che collega il Canada agli Stati Uniti. Un giudice ha ordinato la rimozione dei blocchi nella giornata di venerdì 11 febbraio, ma sabato 12 il ponte risultava ancora bloccato per le proteste.

Nel frattempo, le autorità sanitarie negli USA hanno annunciato l’autorizzazione in via urgente di un trattamento con gli anticorpi monoclonali del farmaco Bebtelovimab. Efficaci contro la variante Omicron, si sono dimostrati utili anche nella cura delle complicazioni legate al contagio con Omicron 2, la sotto variante che si sta diffondendo in vari Paesi. Lo ha specificato la Us Food and Drug Administration.

Ai paesi che allentano le restrizioni, si è aggiunta anche la Grecia che agli europei consente l’ingresso nel Paese senza obbligo di test negativo, purché siano in possesso del Green Pass. Secondo quanto dichiarato dall’Autorità per l’Aviazione Civile (Caa) nell’ambito delle nuove regole dell’Unione europea sulla validità del certificato digitale, potranno entrare senza test tutti i passeggeri provenienti dagli Stati membri dell’Unione Europea e dell’Accordo di Schengen, così come dai 33 Paesi extra Ue che hanno aderito al Certificato Covid digitale dell’Unione Europea (EUDCC). In quest’ultima lista rientrano anche San Marino e il Vaticano.

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