I Crimini di Grindelwald

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Come vi avevo anticipato il mese scorso, ho ripreso a leggere le storie della Rowling, partendo proprio da “Animali fantastici e dove trovarli”, incantata da queste copertine e dal fatto che avessi una seconda opportunità che mi desse modo di rituffarmi nel mondo magico che ho tanto amato.

Siamo qualche decennio prima che Harry Potter nascesse. Animali fantastici, si era chiuso con la cattura del potente Mago Oscuro, Gellert Grindelwald. Ma tenendo fede alle sue minacce, il mago riesce ora a fuggire, raduna seguaci per cercare di realizzare il suo progetto più grande, portare avanti la razza pura e sottomettere tutti gli esseri non magici.

In questa storia conosciamo un Albus Silente giovane che si oppone e recluta fra le sue file, l’ex studente Newt Scamander e la sua particolarissima squadra.

Questa volta lo scenario è parigino, qui i valori come l’amore e la realtà vengono duramente messi alla prova e la storia porterà ad un brusco finale, dove saremo costretti a dire addio a personaggi a cui ci eravamo affezionati.

Come già saprete questo libro è la sceneggiatura integrale di “Animali fantastici – I crimini di Grindelwald” il secondo di una serie di cinque film, con l’attore premio Oscar Eddie Redmayne, sempre nei panni del Magizoologo Newt Scamander. Ambientata tra New York, Londra e Parigi nel 1927, la trama farà un salto nella scuola della nostra infanzia, in quella scuola in cui 60 anni dopo vedremo Harry alle prese con i suoi problemi.

Questo libro è quasi come un ritorno a casa, dove troviamo volti che abbiamo tanto amato, come quello della professoressa Minerva McGranitt giovanissima e un Silente, pronto a combattere ma allo stesso tempo è quasi costretto a non rischiare direttamente. (Vi sembra familiare?)

Questo modo di scrivere un libro può essere comunque molto rischioso in quanto rende difficile al lettore pregustare i dettagli che invece si possono trasmettere attraverso una stesura che scenda in tutti gli anfratti della storia.

Probabilmente proprio a causa di questo motivo, ho preferito il primo al secondo. Qui infatti la storia si fa più movimentata, i combattimenti non mancano e i personaggi che confrontano fra di loro aumentano, fra essi facciamo anche la conoscenza di Nicolas Flamel. L’alchimista il cui nome nella lingua degli uccelli significa letteralmente «fiamma di Dio».

Una piccola curiosità per i più giovani, Nicolas Flamel è vissuto realmente fra il 1330 e il 1418, era un alchimista francese e proprio in questo libro, siamo ospiti a casa sua a Parigi. Prima ancora, la storia di Flamel è presente nel primo romanzo della serie di Harry Potter di J.K. Rowling, “Harry Potter e la pietra filosofale”. Secondo il romanzo, Nicolas Flamel e sua moglie sono ancora vivi nel 1992 grazie all’Elisir di Lunga Vita, ricavato dall’eponima Pietra Filosofale, che loro stessi hanno creato.

Insomma, se accettare o no questo tipo di stesura di un testo, tocca a voi, io probabilmente non posso restare a lungo senza magia. Quindi si può dire che avevo la necessità di calarmi ancora in queste storie, da dove forse, non ne usciremo mai realmente.

Come sempre vi ho lasciato nel testo i migliori prodotti sulla piattaforma di Amazon.

Buona lettura a chi deciderà di leggere anche questa storia.

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