Brexit, cosa serve ora per andare a Londra

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Mentre siamo tutti pesantemente concentrati su quanto la pandemia da Covid-19 abbia influito sui nostri viaggi, non dobbiamo dimenticare che la Brexit ha portato pesanti cambiamenti nei viaggi fra l’Inghilterra e l’Europa che stanno infierendo pesantemente sui trasporti, persino dei generi alimentari.

Questa Guida Viaggio intende concentrarsi principalmente sul versante turistico, quello che speriamo torni a diventare florido, soprattutto a seguito dei vaccini sempre più in aumento. Inoltre, il cambiamento, per quanto potesse essere rimandato, in modo da dare alla burocrazia il tempo di adattarsi, ora è imminente. Quando il Regno Unito ha lasciato di fatto l’Unione europea con la Brexit dal 1° febbraio 2020 sono entrate in vigore misure transitorie. Si convenne infatti che fino al 30 settembre 2021 i cittadini europei avrebbero potuto continuare a circolare liberamente con la carta d’identità.

Di fatto già dal 1° ottobre 2021 cambiano le regole per i turisti europei, italiani compresi, per entrare nel territorio britannico. Regole che si sommano alle restrizioni previste per il Covid-19 come obbligo di tampone, vaccino e quarantena.

Tra i vari effetti della Brexit anche nuove norme di viaggio per i cittadini Ue, non basterà più la carta d’identità, ad esempio, per andare in Inghilterra dall’Italia, ma bisognerà avere un passaporto valido.

Ciò vale anche per chi vuole andare in Galles, Irlanda del Nord e Scozia, ovviamente, ovvero le nazioni che insieme all’Inghilterra formano il Regno Unito. Non servirà invece il passaporto per andare a Dublino, visto che l’Irlanda resta a far parte dell’Unione europea. Ma ci sono novità anche per quanto riguarda il visto e la tessera sanitaria.

Il 1° ottobre 2021 quindi entra in vigore la regola del passaporto obbligatorio, ma ci sono delle eccezioni.

Ecco a quali cittadini europei non serve il passaporto per entrare nel Regno Unito:

chi ha ottenuto l’EU Settlement Scheme per continuare a vivere e lavorare in Regno Unito dopo la Brexit;

chi ha fatto domanda per l’EU Settlement Scheme ma non ha ancora ricevuto risposta;

chi ha un permesso familiare per vivere con un membro della famiglia nel Regno Unito per più di 6 mesi;

chi ha un permesso di lavoro per frontalieri;

chi ha ricevuto il permesso di S2 Healthcare Visitor, ossia si è stati autorizzati a ricevere assistenza sanitaria programmata nel Regno Unito in base all’accordo S2, o se si accompagna qualcuno che lo è;

cittadini svizzeri con un visto per fornitori di servizi dalla Svizzera.

In questi casi, si può continuare a utilizzare solo la carta d’identità nazionale per entrare nel Regno Unito almeno fino al 31 dicembre 2025.

Vi farà piacere sapere che dopo la Brexit i turisti italiani ed europei non devono avere un visto per entrare in Regno Unito, ma alcune persone (come gli extracomunitari residenti in Italia) possono aver bisogno di un visto per andare in UK.

Per tutte le informazioni sull’obbligo di visto per andare nel Regno Unito si consiglia di consultare la pagina ufficiale del governo Uk.

Se ad esempio dovete recarvi nel Regno Unito per vacanza, per trovare degli amici o dei familiari, per un viaggio di lavoro o una riunione, o per un breve corso di studi, potete rimanere nel Paese per 6 mesi senza dover fare richiesta di visto.

Una notizia negativa è che come spiegato nelle FAQ dell’UE sulla Brexit:

“i cittadini dell’Ue non saranno più in grado di accedere all’assistenza sanitaria nel Regno Unito con la loro tessera europea di assicurazione malattia. Controlla con il tuo ente assicurativo se le spese mediche di emergenza sono rimborsate in un Paese non appartenente all’Ue. Se non lo sono, puoi decidere di sottoscrivere un’assicurazione di viaggio privata”.

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