Moto GP, modifiche al regolamento

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Questo è un periodo di cambiamenti per la Moto GP, come accade ogni volta che c’è un pausa. A dicembre quindi sono arrivate le ultime novità in merito al regolamento sportivo. Nello specifico la prima delle nuove regole introdotte da Dorna per il 2019 riguarda il passaggio dei piloti sul traguardo.

Se prima i rider si potevano assicurare una posizione nella classifica finale di gara solo terminando la corsa in contatto con la propria moto, dalla prossima stagione non sarà più così. Nel caso in cui, per via di un incidente o una caduta, il pilota e la moto dovessero tagliare il traguardo separati, si fermerà il tempo nel momento in cui l’ultimo tra i due, toccherà la finish line.

Per stabilire criteri più chiari sui piloti che possono ricominciare una gara interrotta è stato confermato che i rider possono essere aiutati dai commissari per riuscire a riavviare la moto o riportarla in pista. È considerato attivo o in competizione infatti anche il pilota che tenta di far ripartire il motore, o che sta cercando di rientrare in pista o anche rientrare in pit lane. I Commissari FIM saranno i soli a giudicare se un corridore è in “in gara”.

Andando avanti, nel caso in cui un pilota commetta un’infrazione, come sorpassare con bandiera gialla, che comporti quindi una penalità con cambio di posizione, la comunicazione avverrà tramite il display del dashboard entro un massimo di tre giri e non più cinque.

Terzo cambiamento, “il motore si accende fuori“ dal 2019, non sarà più concesso, in alcun momento, accendere il motore di una moto all’interno del box. D’ora in avanti ciò dovrà essere effettuato esclusivamente in pit lane.

Ma non finisce qui, i cambiamenti riguardano anche il nome dei record per il giro più veloce del circuito e il giro più veloce registrato in gara. Il primo diventerà “All Time Lap Record” e comprenderà tutti i tempi della storia segnati in tutte le sessioni di un GP. Il secondo sarà il “Best Race Lap”, ovvero il giro più veloce della storia in gara.

Alla lista di cambiamenti si aggiunge anche una specifica, sulla regola che prevede che nel momento in cui un costruttore guadagna un certo numero di punti, perde alcune concessioni che riguardano la possibilità per i test rider di girare su qualsiasi circuito. In tal caso i costruttori dovranno indicare tre delle piste del calendario del Motomondiale. Inoltre, i punti per le concessioni scadranno dopo 2 anni dalla data in cui sono stati ottenuti.

Oltre ai cambiamenti in arrivo per il regolamento tecnico di Moto GP, ci saranno cambiamenti anche in Moto2 e Moto3, in queste classi il numero di gomme da pioggia non è limitato, il fornitore ufficiale dovrà, però, garantire un minimo di quattro set di questi pneumatici per pilota.

Aumenta poi anche la disponibilità di treni di gomme da bagnato che passano a 13, in precedenza erano 11. Cioè 6 per l’anteriore e 7 al posteriore; per Moto2 e Moto3 i treni di rain restano illimitati.

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