Il superstite

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Il superstite è un regalo di Natale che finalmente sono riuscita a scartare in previsione di questa estate afosa, all’insegna del giallo, così come Amazon aveva predetto.

Devo ammettere che non conoscevo Wulf Dorn, ed è stata una vera rivelazione.

Questo viaggio inizia una notte d’inverno, con la strada ghiacciata, neve tutt’intorno, un’auto sbanda, si schianta contro un albero, il guidatore è gravemente ferito. Aveva appuntamento con lo sconosciuto che poche ore prima lo aveva privato del suo bene più prezioso. Ma adesso tutto è inutile, l’uomo sa che sta per morire e sa che questo avrà delle conseguenze atroci.

Ventitré anni dopo lo psichiatra Jan Forstner vive con l’angoscia della scomparsa del fratellino. Tutto ciò che gli resta è un registratore che Jan aveva portato con sé la notte in cui erano usciti insieme e dove sono incise le ultime parole di Sven:

«Quando torniamo a casa?»

E poi il silenzio. E gli incubi che da quella notte non hanno smesso di tormentarlo. La notte in cui il padre è morto in un incidente d’auto e la vita gli è a poco a poco franata addosso.

A 35 anni, la vita di Jan si riassume ancora tutta in quella notte. Ha studiato psichiatria come suo padre, si è specializzato in criminologia e ora è tornato al punto di partenza, alla Waldklinik, la clinica dove lavorava il padre e dove adesso lavorerà anche lui.

Vorrebbe ricominciare a vivere, lasciarsi alle spalle l’incubo, ma quando una paziente della clinica si suicida, Jan si trova coinvolto in una lunga indagine che svelerà un segreto atroce rimasto sepolto per ventitré anni, un segreto che affonda le radici nel suo DNA.

Ci troviamo avanti ad un intreccio cupo e misterioso, un thriller inquietante e avvincente, non proprio recente perché risale al 2011. Probabilmente il suo autore inserisce nel testo frammenti di conoscenza personale, considerando che ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.

Un Thriller psicologico che ti inghiotte, questo fa Dorn con il suo testo. Mi ha tenuto letteralmente incollata con il naso al libro, non potevo fare a meno di andare avanti e di scoprire quanto fosse cieco il suo protagonista, per poi essere letteralmente schiaffeggiata dalla verità.

Wulf Dorn ci fa credere di essere un passo avanti, sempre fino alla fine per poi rievocare i demoni dei protagonisti, tutti insieme in un unico grande intreccio.

Se proprio dovessi trovare il pelo nell’uovo, lo evidenzierei nella chiusura della storia, nel momento in cui tutti i tasselli tornano al loro posto. Un giusto epilogo che magari un giorno qualcuno troverà in un adattamento cinematografico (sperando che non rovini il resto).

Lo consiglio vivamente a tutti gli amanti dei thriller, dei misteri e degli intrighi. Se poi siete amanti degli intrecci psicologici e allora qui, con Dorn troverete quello che fa per voi.

 


Su Amazon è disponibile sia in copertina rigida che flessibile ma anche in formato kindle.

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