Lina Wertmuller riceve l’Oscar
Sul palco per questa occasione anche Sophia Loren e Isabella Rossellini.
Tutti in coro
“Lina, Lina, Lina” hanno battuto le mani e chiamato il suo nome da Leonardo DiCaprio a Quentin Tarantino,c’erano anche Harvey Keitel, Laura Dern e tanti altri colleghi che hanno dato il benvenuto a Lina Wertmuller nella cerimonia per la consegna dell’Oscar alla carriera.
Nonostante la lunga carriera alle spalle, abbiamo visto emozionarsi, una donna, minuta, classe 1928. Trascurando la scaletta è riuscita a trasformare la serata in un happening divertente, coinvolgendo a pieno la Rossellini che andava di traduzione e soffermandosi su quello che è il nome della famosa statuetta.
“Perché lo chiamiamo Oscar? Non vogliamo cambiare nome con quello di una donna? Chiamiamolo, che so, Anna”
Addirittura, rivolgendosi a Isabella Rossellini, vestita in un elegante abito viola, ha detto:
“la prossima volta meglio se ti metti nuda” mentre faceva scaramanticamente il gesto delle corna.
A sorpresa, ad accompagnarla sul palco, oltre alla figlia Maria Zulima, c’era anche Sophia Loren, alla quale ha rivolto parole nostalgiche:
“Ti trovo benissimo – le ha detto – sono qui per te per salutarti, era tempo che ci vedessimo. Abbiamo fatto il primo film insieme 40 anni fa, mi mancano quei tempi, è stato un regalo lavorare con te“, la rimpatriata si è conclusa in un abbraccio molto sentito.
Si riferiva ad un film che ha anche un guinness, per il titolo più lungo:
“Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici”
La Loren a sua volta ha elogiato la Wertmuller ricordando:
“I suoi film – ha detto dal palco la Loren – erano già capolavori, si sapeva che sarebbero diventati dei classici. Lina sei una donna straordinaria e di una intelligenza rara”.
La Wertmuller ha dedicato poi il suo premio al marito e alla figlia, senza però dimenticare di ringraziare il pubblico.
“…un grande continente, noi italiani siamo uno stivaletto”.
l’Oscar le è stato assegnato:
“per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: la cinepresa”
Un vero e proprio esempio di donna prima che di regista, è stata la prima donna, nel 1976 ad essere candidata agli Oscar, per la regia, con “Pasqualino Settebellezze. È una donna e una regista adorata, una vera e propria icona per tutte le donne, non solo del cinema.
A consegnarle il premio, Greta Gerwig, la regista in super ascesa probabile protagonista agli Oscar con Piccole Donne, insieme alla collega Jane Campion.
Quest’ultima ha ricordato:
“Conoscevo Lina prima di vedere i suoi film. […] ero una studentessa di cinema in Australia quando anni fa la Wertmuller venne per una lezione. Una ragazza le chiese: come si fa a trovare i soldi per produrre un film? Lina rispose qualunque cosa è valida, anche rubarli, bisogna fare qualunque cosa per seguire la passione. E questo mi fece capire che ero sulla strada giusta”
Hanno parlato di lei Tarantino, Sofia Coppola, Jodie Foster, Martin Scorsese e Valerio Ruiz il suo assistente che su di lei ha realizzato il documentario biografico Dietro gli occhiali bianchi. Jamie Fox, Eddie Murphy sono stati tra i protagonisti dell’evento.