Ferrari – Monoposto 2020

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In attesa del GP Formula 1 Brasile, diamo un’occhiata alle novità del momento fra cui un restayling, che ovviamente per regolamento deve mantenersi entro certi limiti.

Tecnicamente le gare termineranno a novembre ma per sommi capi il 2019 è già finito e si può già far tesoro degli errori e delle vittorie di quest’anno per cercare di fare di meglio il prossimo anno.

Di fatto tutti gli sforzi sono ormai concentrati sulle vetture per il 2020, sarà questo un anno di transizione prima della grande rivoluzione prevista per il 2021, di cui recentemente abbiamo parlato del regolamento che è stato ufficializzato la scorsa settimana, con i primi bozzetti a delineare le forme delle nuove macchine.

Le monoposto per la stagione 2020 di Formula 1, pare che per sommi capi non presenteranno cambiamenti radicali rispetto a quanto visto quest’anno, ma sicuramente i team concentreranno il lavoro di sviluppo su alcune aree specifiche, che potrebbero originare vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza.

Per quanto riguarda in particolare la Ferrari, potremmo vedere novità per quanto riguarda l’aerodinamica delle pance e lo schema delle sospensioni anteriori.

Le fiancate laterali ad altezza pilota per capirci, che sulla Ferrari SF90 sono abbastanza tradizionali, alte e lineari, dovrebbero subire cambiamenti e avere una forma che andrà a scendere, più bassa verso il posteriore. Una soluzione, questa, che si avvicina alle forme delle pance di Mercedes e Red Bull, che ormai fanno tendenza e offrono, evidentemente, vantaggi migliori.

Potrebbe cambiare, inoltre, anche lo schema delle sospensioni anterior, quella che abbiamo visto rovinare l’ultima gara di Vettel, che sulla SF90 sono molto tradizionali e classiche con triangolo superiore e puntone classico, a differenza comunque di quelle di Mercedes e Red Bull, che presentano soluzioni più estreme.

Nello specifico si potrebbe dire che il triangolo superiore dovrebbe avere il bracket, triangolo orizzontale con il terreno, e un attacco al mozzo con pivot a “L”. Schema, questo, che ormai adottano molte vetture e che consente vantaggi aerodinamici e tecnici all’anteriore e al funzionamento delle gomme.

Al di là comunque di questi dettagli che vi abbiamo elencato non sono attesi particolari stravolgimenti della filosofia di design della Ferrari SF90 che, dopo un inizio di stagione sicuramente non propizio, si è dimostrata comunque una monoposto con buone basi tecniche, su cui poter fare affidamento anche per il 2020, nella speranza di centrare il titolo piloti, che manca dal 2007, e l’iride costruttori, che manca nella scuderia rossa, dal 2008.

Questi cambiamenti hanno attorno un alone negativo di questi ultimi giorni, un’accusa se così possiamo dire di barare prima della direttiva Fia.

Di fatto è la power unit della Ferrari ad essere al centro dell’attenzione in questo finale di stagione del Mondiale F1, dove le eccellenti prestazioni offerte dalle Rosse al ritorno dalle vacanze, hanno messo in crisi gli avversari e sono arrivate accuse riguardo alla regolarità dei motori.

Più di tutti ad attaccare è Max Verstappen che addirittura ha esclamato:

“Gli scarsi risultati del GP degli USA? Se smetti di barare succede questo”

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