MotoGP, la situazione economica dei piloti

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Viviamo ormai in un periodo di incertezze, dove anche inventarsi una data è diventato difficile, dove cercare aiuti e sostegni è diventato praticamente un’utopia. I primi mesi forse siamo riusciti ad attutire il colpo ma adesso la situazione inizia a diventare sempre più difficile e i campi che iniziano a piegarsi lentamente sotto i colpi della crisi economica scaturita da questa pandemia, iniziano a diventare sempre di più.

La MotoGP non è da meno e in questi ultimi giorni anche Stefan Bradl collaudatore HRC ha analizzato la situazione attuale, puntando nello specifico alla situazione dei piloti, il tester MotoGP cerca di essere ottimista:

“Speriamo che il peggio sia alle spalle. […] Bisogna fare attenzione ad ogni piccolo gesto: tenere la distanza, i guanti, le mascherine… Ora è necessario, ma spero non diventi consuetudine. […] L’inizio del Mondiale è stato posticipato per ora a metà anno, ma c’è ottimismo. […] Bisogna far sì che non ci siano pericoli quando andiamo a disputare un Gran Premio MotoGP. Se parlassimo di un test, sarebbe una situazione gestibile con poche persone. Ma se un pilota cade e si fa male? Ci sarebbero problemi negli ospedali, che stanno già vivendo una situazione difficile. Le misure prese dai governi pensano anche a questo.”

Insomma Bradl ha la consapevolezza che servono regole rigide e certezze che al momento non ci sono, inoltre ha espressamente sottolineato:

“Dobbiamo aspettare che i contagi diminuiscano sensibilmente. Soprattutto in Italia e Spagna. Il danno economico sarà immenso.. – insomma un danno quello ricevuto dall’Italia sotto i colpi del Covid-19 che fa paura sotto ogni aspetto – La domanda è quanto tempo ci vorrà per poter intervenire attivamente nello sport. Le nostre risorse ne hanno risentito ed attualmente la maggior parte dei piloti non ha entrate. – la consapevolezza è che inizia ad esserci la frustrazione per questo stop – Prima possiamo tornare in pista, meglio è. Mi manca tutto. […] Non dobbiamo compromettere la salute delle persone. La situazione è cambiata quasi quotidianamente nelle ultime settimane. Spero che il peggio sia passato e che non ci sia una seconda ondata di infezioni. Chiaro che però ci vorrà molto tempo per tornare alla normalità.”

Come è ovvio, l’emergenza Coronavirus si ripercuote anche sugli stipendi dei piloti. Aleix Espargarò ha qualche preoccupazione sul rinnovo dei contratti. Aprilia, come molti altri team, dovrà rivedere i conti al termine di questa crisi sanitaria che rischia di trasformarsi in depressione economica. In un’intervista su DAZN il pilota non nasconde le difficoltà e dichiara:

“È un anno molto difficile in cui tutte le fabbriche stanno attraversando un momento difficile. Non solo quelle europee, sono sicuro che sfortunatamente sarà anche la volta delle fabbriche giapponesi. […] Dobbiamo vedere se corriamo quest’anno e, in caso contrario, ho molti dubbi, non so cosa accadrà. Ci sono piloti che potrebbero ritirarsi, Cal, Dovi, Valentino… hanno detto che volevano ritirarsi, quindi ci saranno più posti disponibili. O forse dopo questa pausa, ci ripenseranno“.

Il mercato delle due ruote ha subito un crollo irreversibile nel mese di marzo, ad aprile sarà ancora peggio. Questo vertiginoso calo delle vendite avrà ripercussioni anche nei paddock della MotoGP, anche se in modi diversi.

Espargarò ha così sottolineato la sua paura:

“Ovviamente le mie condizioni economiche sono cambiate, lo sapevo perfettamente e sono stato il primo a capirlo. Non ha molto senso spremere una fabbrica quando tutti soffrono ora“.

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