Viaggiare fra regioni, ecco le norme da rispettare

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Da domani in Italia, via libera agli spostamenti fra le Regioni ma attenzione, non bisogna abbassare la guardia. I primi a tenerla alta sono i governatori delle Regioni meno colpite che temono più di tutti, tristi ricadute nel vortice in cui ci trovavamo due mesi fa.

Nella nostra guida viaggio, trovate le varie norme a regolare gli spostamenti, regione per regione.

Sicilia -> Nello Musumeci ha espressamente dichiarato:

In Sicilia i turisti saranno tracciati, ma non ci sarà obbligo di quarantena. – ha specificato – Dio sa quanto mi senta legato ai lombardi. Mio fratello da mezzo secolo vive a due passi da Monza. Ma anche Sala sa che un protocollo di sicurezza è interesse del viaggiatore – Il governatore della Sicilia, lo ha ribadito al Corriere della Sera, – Ma ‘Sicilia sicura’ è il nostro motto. E per questo occorrerà verificare la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista“.

Sull’ipotesi di creare una lista dei movimenti e dei luoghi frequentati ha detto:

“Ricordo soltanto che siamo al centro di una pandemia. E che tutto il resto appare davvero piccola cosa”.

Al ministro Boccia, che ha detto che la chiusura dei confini è materia dello Stato e ha invocato l’articolo 120 della Costituzione, Musumeci ha risposto:

“Non sto parlando di libera circolazione, ma di chi liberamente viene in Sicilia e accetta la collaborazione con le autorità sanitarie locali”.

Sardegna -> Christian Solinas rilancia il passaporto sanitario:

“Accogliamo già stranieri con il certificato”

Solinas rilancia quindi l’idea del Passaporto Sanitario, che attesti la negatività al virus, proposta che è stata dichiarata incostituzionale dal ministro per gli Affari regionali Boccia che in merito ha dichiarato:

“Dal 21 maggio abbiamo riaperto ai voli privati. E a decine, provenienti da tutto il mondo, si stanno presentando già con il loro certificato di negatività, in base a protocolli con le società di gestione degli aeroporti”.

Ma il presidente della Sardegna frena:

Già oggi, per norme e protocolli statali, se una persona è positiva non può circolare liberamente in Italia – ha semplicemente ricordato il governatore – noi diciamo la stessa cosa: se uno è infetto non può imbarcarsi per la Sardegna. Cerchiamo fino all’ultimo un’intesa con il governo. Che però, se continuerà a dirci no senza proporre soluzioni valide, dovrà assumersi la responsabilità di un’apertura senza controlli. […] Le spinte verso la riapertura sono forti. Alla luce di ciò che è accaduto in altri Paesi che hanno riaperto prima di noi e oggi si ritrovano con i contagi di ritorno, avrei tenuto una cautela maggiore – ha ribadito Solinas – ma non facendo una chiusura di intere regioni, piuttosto puntando su uno screening accurato di chi si sposta. Il virus cammina sulle gambe delle persone, indipendentemente da dove provengono. Se uno è negativo al virus, può essere di qualsiasi regione: e noi, i negativi, li accogliamo a braccia aperte“.

Campania -> A queste voci continua ovviamente ad aggiungersi il governatore Vincenzo De Luca, ormai sulla bocca di tutti e presente anche con grande eco, nella stampa estera che allo stato attuale indica la Campania come una meta turistica da poter frequentare questa estate. Nel frattempo, già da inizio Maggio, il governatore si è prodigato per lo screening di coloro che con qualsiasi mezzo hanno varcato i confini di quello che ironicamente alcuni comici, chiamano “il sacro impero campano”.

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