Viaggi e turismo nel 2021

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No all’aereo e si prenota last minute. Vince la prudenza, in attesa del vaccino anche nei primi mesi del 2021, visto che il 2020 è ormai agli sgoccioli.

Soggiorni di prossimità, nella natura, questo si chiede per il futuro e probabilmente di questo parleranno le nostre prossime Guide viaggio, in luoghi poco frequentati e dentro i confini nazionali. Questo il trend confermato dagli operatori anche per il prossimo anno, come molti avevano già iniziato a fare nell’estate 2020.

Secondo le statistiche, solo una minoranza di viaggiatori, circa il 30%, è intenzionato a riprendere un aereo e solo il 5% pensa di partire su rotte intercontinentali

È stata un’edizione molto particolare quella che si è appena conclusa di Hicon, la rassegna-evento dedicata all’innovazione tecnologica nel mondo dell’hospitality e del turismo. Fondamentale in un periodo storico come questo, dove tutto si sta spostando nel mondo della digitalizzazione online. Tante sono le abitudini che siamo stati costretti a cambiare, numerosi aspetti della nostra vita quotidiana, dalla spesa online al pagamento dei bollettini, il passaggio dei servizi da analogici a digitali ha riguardato anche diverse sfere del nostro tempo libero.

Ovviamente anche in questo caso, niente incontri e dibattiti fisici ma una giornata intera di presentazioni online alla quale hanno partecipato esperti e addetti ai lavori da tutto il mondo. Tanti gli argomenti di discussione in agenda e gli effetti della pandemia sull’industria del travel hanno avuto naturalmente uno spazio molto rilevante.

Inutile negarlo, sapevamo che con il tempo anche il mondo del turismo sarebbe cambiato, ma nessuno pensava che sarebbe stato costretto a cambiare in maniera così repentina, senza preavviso, dalla sera alla mattina.

Che scenario possiamo dunque immaginare per il prossimo anno e negli anni a venire? Quanto tempo impiegherà il settore a tornare ai livelli pre Covid? Nel frattempo, sembra quasi che l’orientamento dei viaggiatori stia cambiando nel corso del tempo.

Quindi, almeno nel 2021, si volerà poco e vincerà ancora la vacanza di prossimità.

“Viaggiare nei prossimi mesi? Dipenderà molto dal sentiment delle persone riguardo salute e sicurezza”.

Giancarlo Carniani, general manager di Toflorence Hotels e anima di Hicon e Buy Tourism Online, non ha dubbi nel ritenere la componente “health & safety” decisiva per l’andamento dei flussi turistici che verranno. Si tratta di una tendenza logicamente legata all’attuale situazione di emergenza e che si riflette in un altro fenomeno già osservato questa estate e cioè quello della vacanza di prossimità.

L’orientamento più diffuso dunque, continua a puntare verso destinazioni vicine a casa o comunque raggiungibili con poche ore e con mezzi propri e tale approccio vale tanto per i viaggiatori italiani quanto per americani, britannici e giapponesi.

Solo una minoranza di viaggiatori, circa il 30% secondo un recente rapporto di Tripadvisor, è intenzionato a riprendere un aereo e ancora meno (il 5%) pensa di partire su rotte intercontinentali. La scarsa voglia di volare si specchia, come ha confermato ancora Carniani, in un’altra tendenza del turismo post Coronavirus, e cioè la maggiore predisposizione verso i soggiorni nella natura e in luoghi meno conosciuti e poco frequentati.

Un altro indicatore che riflette lo stato di incertezza imposto dalla pandemia sono le prenotazioni last minute, strettamente collegate alla “confidence” dei viaggiatori circa la possibilità di viaggiare realmente in sicurezza. E per i prossimi mesi, almeno in Paesi come Italia e Regno Unito, il livello di confidenza del consumatore medio è prevista essere ancora molto bassa.

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