Green Pass – ecco le ultime novità

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Ci siamo salutati ad agosto con tutte le restrizioni legate al Green Pass, sulla nostra rubrica dedicata a questa triste pandemia da Covid-19 che sta segnando pesantemente la nostra storia ma anche su quello che era possibile realizzare questa estate, sulla nostra rubrica di Guide viaggio, pur non avendo ancora ottenuto il certificato verde.

Oggi ci focalizziamo su quanto ci aspetta da dopo l’estate.

Il 23 agosto, il Ministro Bianchi ha incontrato i tecnici esperti della Privacy, i quali lavorano con il Garante al fine di affrontare le problematiche legate al controllo da parte dei Dirigenti scolastici dei Green pass del personale della scuola, necessario per accedere all’istituto.

Di fatto questa della Privacy e del Controllo del Green pass sono da sempre falsi sulla testa dei controllori e ora che tutto ciò sta per spostarsi a scuola la situazione non cambia.

Si tratta di un nodo cruciale, perché il documento al momento del controllo non riporta la data di scadenza; pertanto, il tentativo è di acquisire i dati dei vaccinati e guariti, al fine di limitare i controlli giornalieri soltanto a quanti sceglieranno la via del tampone ogni 48 ore.

Questo ridurrebbe anche altre problematiche come ore di file e quindi eventuali ulteriori assembramenti.

Al momento pare quindi che il problema sia dovuto al fatto che l’applicazione di VerificaC19 finalizzata al controllo, ad oggi, non fornisce la data di scadenza della certificazione verde; il numero di giorni di validità che si leggono nel pdf (o nella stampa cartacea) del green pass non garantiscono l’originalità del dato essendo, di tutto il certificato, solo codice QR firmato digitalmente e come tale non falsificabile.

In altre parole, al momento, il Dirigente Scolastico non ha modo di conoscere la data di scadenza del green pass.

Altra questione riguarda la possibilità per i Dirigenti di utilizzare un registro come atto interno dove i delegati dovranno annotare l’avvenuto controllo. Ma, la gestione del registro implica uno specifico trattamento dei dati con i conseguenti obblighi riportati dal regolamento europeo sulla protezione dei dati.

Nodi da sciogliere, che con molta probabilità saranno affrontati in questi giorni, tra sindacati e Ministero.

 

Ma non finisce qui, altra fondamentale questione riguarda la durata del Green pass. Ricordiamo che essa cambia sulla base delle 3 diverse modalità per ottenerlo:

9 mesi se vaccinati;

6 mesi se immunizzati naturalmente;

48 ore con tampone.

Già questa estate, durante le mie vacanze, ho incontrato persone che si erano scontrate con questa problematica.

Sarebbe intenzione del Governo, prolungare la validità per i vaccinati ad un anno. La questione si lega al bisogno della somministrazione della terza dose di vaccino che al momento è oggetto di dibattito e che con molta probabilità inizierà in autunno, ma partendo dai fragili. Sulla necessità di estendere a tutta la popolazione, non si è ancora presa una decisione.

Quindi ci si pone il dubbio su come fare per quei sanitari e docenti che sono stati tra i primi a vaccinarsi e che vedranno a breve scadere il biglietto verde per lavorare. La soluzione è appunto l’estensione della validità del vaccino ad un anno.

Insomma, si prende tempo, anche perché proporre a sanitari, forze dell’ordine e docenti una terza dose nell’immediato potrebbe significare una levata di scudi non da poco.

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