Amazon protegge i suoi clienti

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Molti storcono ancora il naso al parlare del grande e-commerce ma dobbiamo ammettere che da questo punto di vista Amazon si fa tra i rivenditori sempre più affidabili. Non tutti sanno ad esempio dell’incredibile notizia uscita già a settembre, in cui Amazon annunciava la chiusura di ben 3.000 negozi online gestiti da 600 marchi cinesi, a causa di recensioni a pagamento e quindi non originali.

Bene ora sapete cosa è successo a brand come Aukey, TaoTronics, Mpow e molti altri che risultavano essere fra i più amati.

Bisogna pensare che il colosso di Jeff Bezos è la più grande azienda di e-commerce al mondo e questo le attribuisce non poche responsabilità per sostenere gli standard professionali che le sono richiesti dai clienti che scelgono questo canale come rivenditore perché si aspettano proprio un certo tipo di qualità.

Amazon continua quindi a perfezionare la sua reattività alle violazioni delle politiche da parte degli store online per continuare a salvaguardare i consumatori da comportamenti molto poco etici.

Ed è proprio nel perseguimento di questo obiettivo, che l’azienda ha rivelato di aver chiuso tutti questi negozi online e di certo non si ferma qui, continuerà a rimanere vigile alle violazioni. Il motivo dell’azione è dovuto infatti alle infrazioni consistenti di questi negozi nelle recensioni incentivate o addirittura a pagamento sui loro negozi online registrati su Amazon.

La pesante sanzione che ha portato al divieto di vendere i propri prodotti su questo canale è il più grande mai compiuto dal marchio e ha colpito alcune famosissime aziende cinesi, del quale non avremo mai sospettato.

L’inserimento in questa lista nera include anche il congelamento dei fondi di questi inadempienti da parte di Amazon. Tuttavia, secondo la realtà, l’attuale mossa non ha influito sulle prospettive di crescita delle aziende cinesi sulla piattaforma. Lo ha affermato Cindy Tai, vicepresidente di Amazon Asia Global Selling, in un’intervista monitorata dalla Cina.

Il problema delle recensioni a pagamento è una grave violazione della politica ed è stato bandito già dal 2016. Un passo molto importante considerando che all’atto pratico i clienti si affidano all’accuratezza e all’autenticità delle recensioni dei prodotti per decidere se prendere oppure no la decisione di acquisto un prodotto, per cui la fedeltà di questo processo è al centro del modello di e-commerce.

Amazon afferma che continuerà a migliorare i suoi meccanismi interni per segnalare gli inadempienti o i trasgressori seriali nelle “fake reviews” non che in altre eventuali violazioni delle policy aziendali.

La mossa ha portato alcuni dei brand più famosi a cercare piattaforme alternative per continuare le loro operazioni, come ad esempio eBay, AliExpress e tanti altri. Altri che però ovviamente non hanno la risonanza che ha Amazon nel mondo.

Va sottolineato che una mossa del genere, permette ad Amazon di rafforzare ulteriormente la fiducia dei consumatori attraverso la sua azione senza precedenti e spera di continuare a prosperare come azienda leader mondiale nel settore dell’e-commerce.

Di fatto un passo del genere permette anche a chi non è ancora cliente di avere una motivazione in più per potersi fidare.

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