Francia e Germania, le regole per viaggiare

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Concludiamo con questa guida viaggio l’elenco delle Nazioni che hanno regole specifiche per entrare nei loro territori ma continueremo in futuro per quanto possibile a comunicarvi dettagli anche su altre Nazioni.

Francia – Le persone provenienti dai paesi dell’Unione Europea, fra cui chi proviene dall’Italia, possono entrare in Francia senza restrizioni. All’ingresso in Francia con voli di linea, le Autorità richiedono la compilazione di un’autocertificazione di assenza sintomi, distribuita dal personale di bordo. La misura dell’isolamento domiciliare rimane in vigore per chi proviene dal Regno Unito, per motivi di reciprocità, ma non si applica a coloro che siano in transito attraverso la Francia, a meno che le persone in transito non presentino sintomi riconducibili al COVID-19; sono previste categorie esentate dall’isolamento domiciliare, per le quali si rimanda al comunicato ufficiale del Ministero dell’Interno francese. A partire dal 6 ottobre, le autorità francesi hanno dichiarato Parigi zona di massima allerta a causa dell’incremento di casi di Covid-19. Entrano pertanto in vigore nuove restrizioni, che riguardano oltre alla capitale, anche i Comuni limitrofi (c.d. “Petite Couronne”). Per i dettagli consultare la sezione “Situazione sanitaria” del sito Viaggiare Sicuri. A partire dal 17 ottobre sarà in vigore il coprifuoco dalle 21 alle 6 nelle zone d’allerta massima, con alcune eccezioni per casi particolari che non sono ancora note. Il coprifuoco rimarrà in vigore per almeno per 4 settimane. Nelle zone di allerta massima rientrano le città di Parigi (con la Regione dell’Ile-De-France)  Lione, Lilla, Grenoble, Tolosa, Montpellier, Saint-Etienne Marsiglia, Aix-Marseille e Rouen. Il 22 ottobre, il Governo francese ha esteso la lista delle zone di massima allerta ad altri 38 Dipartimenti francesi (per un totale di 54 Dipartimenti metropolitani) e al Territorio della Nuova Polinesia francese. Per ulteriori dettagli, consultare questa pagina. *Attenzione! Leggere in fondo (parte “Ingressi in Italia”) le nuove norme per chi torna o entra in Italia da Belgio, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna.

Germania – Il Ministero della Salute tedesco ha disposto l’introduzione di controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio” dal Robert Koch Institut. La lista delle aree “a rischio” può essere consultata qui. Si segnala che, a partire dal 17 ottobre, la Campania e la Liguria sono state inserite nella suddetta lista e che, a partire dal 24 ottobre ne fanno parte anche Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna. Coloro che fanno ingresso in Germania, dopo essere stati nei 14 giorni precedenti nelle aree considerate a rischio, hanno l’obbligo di presentare un tampone effettuato non oltre 48 ore prima dell’entrata nel Paese oppure di sottoporsi ad un test al momento dell’ingresso. Vige inoltre per chi si sia recato in un’area a rischio l’obbligo di segnalare il proprio ingresso in Germania: tale obbligo è tuttavia considerato assolto da parte di coloro che hanno compilato il “formulario per lo sbarco”. Fino al momento in cui si ottiene il risultato negativo del tampone, è obbligatorio restare in isolamento domiciliare e se per qualsiasi motivo non viene effettuato il tampone, è necessario osservare una quarantena di 14 giorni. I casi di esenzione dall’obbligo di tampone (e di quarantena, in attesa del risultato) sono regolati in dettaglio dai singoli Laender: sono comunque normalmente considerati esentati i lavoratori transfrontalieri, i lavoratori considerati “essenziali” per il funzionamento del sistema (tra cui membri delle forze di polizia, personale sanitario, funzionari internazionali e personale diplomatico), il personale viaggiante e i membri di equipaggi, le persone che fanno ingresso in Germania per brevi periodi (normalmente, fino a 5 giorni) per motivi di salute o di lavoro e quelle che sono state all’estero solo per brevi periodi (nella maggior parte dei casi, 48 ore). Il Governo federale ha confermato l’intenzione di modificare in futuro tali regole, rendendole piu’ restrittive: a partire dall’8 novembre, tutti coloro che faranno ingresso in Germania da aree considerate a rischio dovranno rispettare in ogni caso 5 giorni di isolamento domiciliare (salvo naturalmente i casi di esenzione, che saranno identificati nella nuova normativa), e solo una volta trascorso tale periodo potranno effettuare il tampone (ed interrompere la quarantena, in caso di risultato negativo). In assenza di tampone, l’obbligo di quarantena durerà 10 giorni.

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