Il fiasco del Bonus Terme

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Lo avremmo potuto chiamare anche “Tentativo all’italiana” questo articolo, il limite lo mette solo la fantasia.

Queste ultime due settimane hanno confermato quanto si evinceva già dal primo giorno di apertura, quando tutto era già overbooking per il bonus terme, lo sconto del 100% sul prezzo dei servizi termali, fino a un massimo di 200 euro a persona è durato meno di niente.

Ancor prima del click day dell’8 novembre, di cui vi avevamo parlato. Si trattava di una misura varata per dare un colpo d’acceleratore alla ripresa di uno dei settori più colpiti dalla crisi generata dalla pandemia da Covid-19 che ha fatto partire in anticipo le prenotazioni per le indicazioni contrastanti sui siti del ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia.

Subito dopo l’accreditamento sul sito di Invitalia molti centri termali hanno aperto le prenotazioni del bonus, chiedendo ai cittadini di prenotarsi. Ciò ha portato a superare con le pre-prenotazioni il click day dell’8 novembre previsto dal sito del ministero dello Sviluppo economico che invitava i cittadini a richiedere il bonus, a partire dall’8 novembre, rivolgendosi direttamente agli istituti termali accreditati, il cui elenco è disponibile online, in continuo aggiornamento, sul sito bonusterme.invitalia.it.

I centri termali hanno di fatto obbedito alla faq n. 9 sul sito di Invitalia, che recita invece così:

«Il cittadino può fare la richiesta di prenotazione del bonus dopo che l’ente termale si è accreditato, sapendo che l’ente termale può dar seguito alla richiesta a partire dall’8 novembre, alle ore 12.00, data in cui apre la piattaforma per le prenotazioni».

Quindi il click day a questo punto serve solo ai centri accreditati per inserire i dati dei clienti prenotati e non per prenotarsi per usufruire del bonus. Ecco il “malinteso” se così lo vogliamo chiamare, che ha fatto infuriare molto chi è rimasto fuori dalle prenotazioni da 200 euro. Ora è tutto più chiaro, i giochi sono già stati fatti, non c’è gara.

La protesta dei potenziali clienti è scattata subito, perché ci sono stabilimenti termali in overbooking che non accettano più le pre-prenotazioni già da molto. Probabilmente già il giorno prima del click day.

Inoltre, l’overbooking si registra sia nei più celebri centri termali e nelle regioni che hanno pochi centri termali accreditati. Sicuramente, visto che ci sono singoli centri termali che hanno avuto 25mila richieste, è già superato il tetto dei 265mila bonus in tutta Italia coperti dal fondo a disposizione da 53 milioni di euro

Le terme accreditate sono o a questo punto erano 186, se vi sentite fortunati e volete ancora fare un tentativo, le trovate sul sito del bonus di Invitalia, con il Veneto a fare la parte da leone con 74 centri accreditati. Poi c’è la Campania con 26, l’Emilia Romagna con 21, la Toscana con 15. Quattro regioni, Basilicata, Calabria, Liguria e Piemonte hanno un solo centro accreditato. ne hanno due Abruzzo, Umbria e Valle d’Aosta.

Insomma abbia tentato ma non ci siamo riusciti è stata praticamente più l’attesa che il risultato finale.

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