Danni da maltempo: ecco cosa fare per ottenere un risarcimento danni

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In Italia purtroppo abbiamo assistito a gravi danni a cose e persone, tante e tante volte, soprattutto a causa del cambiamento climatico, misto ad un territorio già martoriato e troppo sfruttato dall’uomo.

Tutt’ora siamo testimoni del fatto che il maltempo può quindi causare dei danni che possono comportare non pochi problemi per chi transita presso strade dissestate oppure presso luoghi utilizzati pubblicamente.

Non tutti sanno che in alcuni casi è possibile chiedere un risarcimento dei danni, direttamente al Comune. Basta tenere a mente che ciò può avvenire in base a specifiche circostanze, che proveremo ad analizzare nell’articolo.

Si può chiedere un risarcimento dei danni provocati dal maltempo in diverse circostanze, in merito a piogge, acquazzoni, nevicate. Tuttavia, non sempre è possibile essere risarciti dal Comune, perché è necessario dimostrare che il danno subito sia da attribuire ad incuria e scarsa o addirittura mancata manutenzione da parte del Comune stesso.

Per fare qualche esempio, immaginiamo il caso di una forte alluvione, che va a danneggiare case, strade, automobili e altri tipi di beni. Se questi danni sono da collegare ad una calamità naturale non prevedibile, il Comune non ne è responsabile, per cui non è possibile chiedere il risarcimento.

Se però al contrario, i danni subiti sono causa diretta di una negligenza da parte della Pubblica Amministrazione nel fornire manutenzione e operazioni volte ad evitarli, si può allora chiedere il risarcimento dei danni.

Nel caso, ad esempio di forti piogge dovute al maltempo con conseguente alluvione, se il Comune non ha provveduto a svolgere opere di manutenzione che avrebbero potuto essere intraprese, si può chiedere il risarcimento.

Individuare la differenza tra le diverse casistiche non è sempre semplice, per cui la legge attualmente stabilisce alcuni parametri con l’articolo 2051 del Codice Civile, che tratta la responsabilità oggettiva per le cose in custodia.

Ovvero stabilisce che il Comune tiene in custodia i beni pubblici, per cui è obbligato a risarcire i danni eventuali causati dal maltempo in caso di negligenza. Diversa è la situazione in cui un evento naturale è imprevedibile e per cui la responsabilità non è da attribuire all’Amministrazione Pubblica.

Il Comune a cui si chiede il risarcimento può quindi difendersi se prova che i danni avvenuti sarebbero potuti accadere indipendentemente dall’azione o meno dell’amministrazione.

Ci sono poi delle casistiche particolari in cui la responsabilità delle amministrazioni è del tutto da escludere e per cui la stessa è invece del cittadino, come vedremo tra poco.

Per poter richiedere un risarcimento, è necessario prima di tutto essere sicuri che la responsabilità sia del Comune. Inoltre, bisogna documentare l’accaduto, per avere materiale utile alla segnalazione.

Sono ammesse in allegato le seguenti informazioni:

foto del danno o del luogo in cui è avvenuto;

documentazione sull’intervento eventuale della polizia;

certificato medico nel caso di danni alle persone;

eventuali testimonianze di persone terze;

altra documentazione idonea.

Una cosa è sicura, meglio sempre farsi seguire da un professionista, almeno partendo da un consulto che sia esso un avvocato o un patrocinatore stragiudiziale. In quanto a questo punto è necessario presentare il materiale per chiedere un risarcimento direttamente al Comune tramite modalità stabilite dallo stesso e utilizzando una PEC.

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