Sinistro stradale, tutto quello che c’è da sapere sul risarcimento del danno

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Il sinistro stradale è l’incidente più comune a cui siamo purtroppo tristemente abituati. Sulle nostre strade il rischio di incorrervi è giornaliero ma ovviamente questo non è il solo tipo di incidente a cui andiamo incontro.

Oggi vi riportiamo l’esempio del risarcimento per un sinistro stradale, soltanto perché è il più comune ma nel leggere il testo che seguirà, tenete a mente che spesso i pensieri che leggerete sono applicabili anche ad altre tipologie di incidenti.

Pertanto, in caso di incidente, è bene conoscere i propri doveri e i propri diritti e cosa fare per ottenere il risarcimento.

Secondo quanto indicato dal Decreto Legge 3 giugno 2008, n. 97 per l’indennizzo diretto non è più necessaria la firma congiunta dei due guidatori sul modulo CAI la famosa ”constatazione amichevole” (che poi così amichevole non è mai stata).

Pertanto, sia in caso di accordo che di disaccordo il danneggiato deve richiedere il risarcimento danni rivolgendosi direttamente alla propria Compagnia e non a quella del responsabile.

Una disposizione che risulta aggiornata dal Ddl Concorrenza, che estende il risarcimento diretto anche alle imprese assicurative estere che operano in Italia.

La legge prevede per i danni alle cose la definizione del sinistro entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta corredata dalla documentazione completa. Questo termine si riduce a 30 giorni se la richiesta è corredata dal modulo di constatazione amichevole firmato da entrambe le parti. Per le lesioni (danno alla persona), la definizione deve avvenire entro 90 giorni.

Se la compagnia non rispetta i tempi per la definizione del sinistro, oppure se il danneggiato non intende accettare l’offerta proposta e quindi il tutto non si risolve in via stragiudiziale, è possibile avviare un procedimento giudiziario di risarcimento chiamando in causa sia il responsabile che la sua Compagnia Assicuratrice.

Il primo passo è quello della conciliazione dopo aver inviato una lettera raccomandata A/R di contestazione (messa in mora). Inoltre, si fa presente che ai sensi dell’articolo 2947 del codice civile il diritto al risarcimento del danno in caso di sinistro da circolazione si prescrive in 2 anni dal giorno dell’incidente.

Infine, in caso di sinistro legato ad una garanzia accessoria alla R.C. auto (furto, incendio, kasko ecc.) il diritto all’indennizzo si prescrive dopo un anno (ai sensi dell’articolo 2959 del codice civile).

Ma non tutti sanno come comportarsi in caso di incidente, questo perché inoltre subentra anche l’ansia e lo stress per la brutta sorpresa che ovviamente non ci aspettavamo.

Secondo le stime di ACI e Istat, relative ai primi mesi del 2022, c’è stato un incremento di incidenti, pari al 24,7%. La causa principale è la distrazione del conducente, soprattutto a causa del cellulare.

Se siamo coinvolti in un incidente stradale, occorre seguire alcuni step, che sono stati illustrati da Altroconsumo, per aiutare i cittadini a muoversi correttamente in caso di sinistro.

Appena avvenuto l’incidente, dobbiamo accertarci se ci siano feriti o meno: in caso affermativo, occorrerà contattare i soccorsi e i vigili, se c’è certezza della colpa. Constatata la colpa e i dettagli dell’incidente, occorrerà procedere col risarcimento dei danni e ci sono diverse vie per richiederlo.

È questo è il momento in cui bisogna contattare un professionista che sia una persona qualificata, fidatevi in un primo momento di un buon passa parola, dopo di che chiedete i requisiti.

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