GP 2018 Aragon, analizziamo la gara

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Marquez è come un gatto e su un circuito del genere non poteva che vincere, in questo GP 2018 Aragon. Eppure Iannone, per gli esperti è colui che ha stupito di più, lo scorso anno era dodicesimo. Dispiace infatti il pensiero che vada via dalla Suzuki. L’accordo non si è trovato e si sa lo scorso anno il rapporto è stato burrascoso. Di fatto la moto non andava e furono sostituiti persino gli ingegneri, non a caso di fatto lo stesso pilota dava totalmente la colpa alla moto che non andava.

Marquez ha dichiarato alla fine della gara:

“Penso che oggi ho vinto con la gomma morbida. Se avessi avuto la gomma dura avrebbe vinto Dovizioso. Ho pensato per i primi 13 giri gli sto dietro poi vediamo”

Il pilota è da sempre anche se con un penso diverso oggi, colui che apre la strada ai tecnici, i quali portano in pista delle soluzioni e poi sta al pilota scegliere, come meglio crede.

Sapeva quello che chiedeva Marquez e ha voluto avere da subito voce in capitolo. Non si è accontentato del secondo posto. l’ha studiata, sicuramente e la voleva a tutti i costi, sappiamo infatti per gli spagnoli quanto è importante questo podio. Mancano ancora 5 gare, ci si chiede a questo punto come andrà a finire.

Se Jorge non fosse caduto probabilmente i giri sarebbero stati ancora più veloci. Si è fatto quasi ingannare dalla staccata di Marquez ed è finito con il fare un brutto volo. Microfattura anche al dito medio del piede che lo ha portato ad un’ingessatura alla fine della gara e quindi a ben 10 giorni di riposo. Le vecchie guardie sono ben consapevoli, alla vista di questa caduta che in passato con minor protezioni, questo volo avrebbe fatto molti più danni.

Si può comunque correre successivamente in queste condizioni, il risultato poi dipende dal pilota. Sicuramente la sua uscita, in questo modo è un vero peccato, considerando poi le prove belle fatte fino ad ora.

Dovizioso, ormai consolidato tra i grandi piloti della GP ha dichiarato:

“Sicuramente la lotta in tre verso la fine non si dimenticherà mai. Noi ci siamo giocati la gara è stata una lotta bella strana sopratutto per gli stili di guida che sono diversi…”

Nel parlato Dovizioso è molto scientifico ma nel guidare ci mette anche di più, diventa un leone da pista.

Iannone consapevole del suo risultato ha dichiarato a fine gara ai microfoni:

“Abbiamo lavorato molto bene fin dal principio. […] Ci sono stati sicuramente progressi anche da parte della Suzuki, per dei set up che io stesso non avevo sperimentato. […] ho fatto una gara bellissima, star così vicino alle punte è importante.”

Valentino Rossi invece dichiara apertamente la sua delusione:

“Questo è il nostro potenziale al momento e considerando i caduti avremmo avuto difficoltà ad entrare nei top 10. Questo è preoccupante, la moto è questa da un po’ […] chiedetelo voi come mai la Yamaha sono due anni che non porta nulla di nuovo.”

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