25 anni senza Ayrton Senna

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Se il 1° Maggio è stato per molti un momento di pausa di pausa e di riflessione, per tutti coloro che seguono da una vita la Formula 1 è un momento di commemorazione. In particolare questo 1° Maggio 2019. Perché il 1° Maggio 1994, esattamente 25 anni fa, moriva il leggendario pilota brasiliano di F1 Ayrton Senna, ancora oggi amatissimo, dopo un terribile incidente nella gara disputata a Imola.

Il Gran Premio di San Marino del 1994 è sicuramente uno dei più tragici e tristemente ricordati della storia della Formula 1. In quel tragico weekend a Imola, persero la vita due piloti, nelle qualifiche del sabato ci fu l’incidente mortale di Roland Ratzenberger e nella gara della domenica fu Ayrton Senna a mancare.

Oggi il tempo passa, ma il ricordo non svanisce, non può, sopratutto dopo quello che il pilota ci lasciato, inciso nella storia. È stata una di quelle perdite che ancora oggi lascia molti ragionamenti in sospeso. Di fatto se allora ci fossero state le monoposto sicure della Formula 1 di oggi, avremmo visto Senna uscire praticamente intatto dalla sua Williams e la storia sarebbe stata scritta in modo diverso.

Purtroppo, come in molti ambienti accade, questi incidenti, queste vite perse, hanno dato modo di studiare rimedi che permettessero ai posteri di gareggiare in maniera più sicura.

Dopo la tragica scomparsa di Ayrton, solamente un altro pilota è morto in F1, lo sfortunato Jules Bianchi, nel Gran Premio del Giappone nel 2014. Ma va anche ricordato che l’ultima vittima in gara prima di Senna a Imola nel 1994, risaliva al 1982, quando a morire fu l’italiano Riccardo Paletti nel GP del Canada a Montreal.

Nel 1986 in un test a Le Castellet (Francia), fu invece Elio De Angelis a perdere la vita.

Il ricordo di Ayrton, rimane sempre vivo nella memoria di chi ha vissuto le sue imprese, lasciandosi trasportare. Il pilota di San Paolo ha scritto pagine di storia, diventando un punto di riferimento per i giovani che volevano correre.

È stato e continuerà ad essere il più amato di sempre e nessuno è mai riuscito ad eguagliarlo.

Fa un certo effetto, ripercorrere quei momenti e pensare che Senna non voleva correrlo quel Gran Premio di San Marino a causa dell’incidente del connazionale Rubens Barrichello nelle prove libere del venerdì e la morte di Roland Ratzenberger al sabato, provando anche a convincere gli organizzatori.

Ma come la storia ci ricorda, il business vinse per l’ennesima volta contro la ragione. Alle ore 14:17 accadde quello che nessuno si aspettava: al settimo giro, mentre lui era in testa alla corsa, la sua Williams si schiantò contro il muretto della curva Tamburello a circa 213 km/h.

Ma a causare l’incidente fu un terribile guasto tecnico, il cedimento del piantone dello sterzo che rese ingovernabile la sua monoposto. Le condizioni del pilota erano critiche, lesione cerebrale gravissima e, nonostante i soccorsi sul posto e il successivo trasporto all’ospedale di Bologna, alle 18:40 il suo cuore smise di battere e fu dichiarato il decesso.

La gara di Imola dopo l’incidente fu vinta da Michael Schumacher ma al termine della corsa l’atmosfera era molto triste, l’annuncio della morte di Ayrton, provocò uno shock incredibile per tutto il mondo della Formula 1.

A noi non resta che attendere la prossima tappa, Formula 1 2019 Spagna.

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