Covid-19 situazione attuale in Italia

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In Italia ci muoviamo fra buone e soprattutto brutte notizie.

Svelato a Moderna, secondo quanto rilasciato da Fanpage.it, il protocollo sulla sperimentazione. L’azienda di biotecnologia USA ha deciso di rendere pubblico lo studio che sta conducendo su 30mila pazienti con l’obiettivo di raggiungere un’efficacia del 60% per il vaccino contro il Covid-19. L’amministratore delegato Stephane Bancel ha dichiarato:

“Vogliamo assicurarci che le persone, in generale, abbiano fiducia nei vaccini, essendo trasparenti”

Mentre fa storcere e non poco il naso, la notizia di ieri mattina, dove a Potenza ad inizio elezioni, sono stati costretti a sostituire tutti gli scrutinatori causa un positivo, il Presidente del seggio a presiedere. La donna, asintomatica, ha partecipato alle operazioni elettorali e il seggio si è insediato regolarmente. Solo dopo è arrivato l’esito del tampone, effettuato nei giorni scorsi, da cui risulta la positività. Tutti i componenti della sezione, presidente e scrutatori, sono stati sostituiti dal Comune mentre nella scuola è stata effettuata la sanificazione della sezione.

Sempre italiana è poi la voce di chi ci ricorda che con il virus dovremo convivere ancora per tutto il 2021.

La notizia buona è che ovviamente non siamo ai livelli di marzo 2020, quella cattiva è che dovremo fare in conti con il virus fino alla fine del 2021. A parlare è Vittoria Colizza è la fisica che a Parigi dirige “le labò des italiens”, l’Istituto francese della sanità e la ricerca medica che con i suoi modelli previsionali già a febbraio aveva anticipato quel che ci avrebbe travolto in primavera.

La quale ha dichiarato a La Stampa:

“Fortunatamente non siamo come a marzo. Allora il numero dei ricoverati raddoppiava ogni tre giorni, oggi nelle zone più epidemiche ogni 12. Questo perché riusciamo a interrompere prima le catene di trasmissione del virus e grazie all’uso delle mascherine. Ma i nostri modelli previsionali dicono che in assenza di chiusure, anche di solo qualche attività, la crescita di contagi, ricoveri e decessi sarà costante. Fino ad ora la rete ospedaliera ha retto, ma dobbiamo cambiare passo giocando d’anticipo, altrimenti la situazione diventerà ingestibile già a fine novembre”

Quel che è certo e lo afferma Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e componente del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera:

“La circolazione del virus è diffusa su tutto il territorio nazionale, con focolai di dimensioni variabili, in molti casi associati ad attività sociali e ad assembramenti. Gli spostamenti per attività ludiche e ricreative non sono ancora finiti, anche se molto ridotti. Bisognerà aspettare qualche settimana. Ma questo non significa che con la fine delle vacanze e il rientro in città il rischio automaticamente diminuisca soprattutto se si viene meno all’impegno civico e sociale di mantenere vivo il rispetto delle misure di distanziamento e l’utilizzo scrupoloso delle mascherine evitando assembramenti urbani, con l’effetto di trasmissione locale”.

Il colpo di grazia poi arriva dall’immunologo capo della task force anticovid Usa, Anthony Fauci, il quale ritiene che si possa arrivare a vaccini efficaci al 70-75%, affermando:

“Per parlare di un vero ritorno alla normalità bisognerà attendere il Natale 2021, e comunque tutto dipende dai vaccini. […] “Non proteggerà tutti ma la maggioranza, e così il virus non avrà l’opportunità di difendersi”.

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