Amazon punta alle energie rinnovabili

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Già dallo scorso anno Amazon era fra le più grandi aziende a puntare alle energie rinnovabili.

9 nuovi progetti tra energia solare ed eolica bollono nel pentolone del gigante dell’e-commerce. I progetti, diffusi tra il continente europeo e quello americano vanno aggiungersi al già importante pacchetto del colosso americano di cui in passato vi abbiamo tanto parlato.

L’azienda punta a diventare 100% rinnovabile entro il 2030. O almeno questo era stato il primo pensiero.

I 9 nuovi progetti di energie rinnovabili si aggiungono infatti ai 206 già messi in campo da Amazon in tutto il mondo. Tra questi:

71 progetti su scala industriale tra eolico e solare;

135 strutture tra negozi, uffici e centri logicistici con tetti a pannelli solari.

Di conseguenza con l’introduzione dei nuovi progetti Amazon diventa il più grande acquirente aziendale di energie rinnovabili al mondo secondo quanto dichiarato dall’azienda. La capacità è di circa 2,5 GW prodotti in modo “pulito”, abbastanza da alimentare fino a 2 milioni di abitazioni private.

Tra i nuovi progetti anche il primo ad energia solare che include la capacità di immagazzinare energia in un impianto di batterie. Il progetto ha sede nella Imperial Valley in California ed è in grado di produrre fino a 100 MW di energia solare. Un altro investimento da 80 MW avrà sede in Canada mentre due nuovi progetti avranno sede in Oklahoma e Ohio, negli Stati Uniti, per un totale di fino a 400MW.

In Europa, gli investimenti in energie rinnovabili riguarderanno il Regno Unito, dove al largo della costa della Scozia sarà installato una centrale eolica da 350MW, la più grande del paese. Ulteriori investimenti riguarderanno anche la Spagna tra Extremadura e l’Andalusia per oltre 170MW e la Svezia on un progetto eolico da 258MW al largo della costa settentrionale.

“Amazon continua ad aumentare i suoi sforzi per arrivare ad emissioni zero entro il 2040”

Ha dichiarato il fondatore di Amazon, Jeff Bezos. L’azienda prevede infatti di superare le aspettative e alimentare interamente tutta Amazon con energie rinnovabili entro il 2025. Cinque anni prima dell’obiettivo dichiarato del 2030.

“Stiamo spingendo molto per rispondere agli obiettivi fissati con il Climate Pledge, il nostro impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, 10 anni prima dell’accordo di Parigi”

Ha dichiarato Bezos.

Ma come gestire appunto, il fatto che luce solare e vento non sono sempre disponibili?

Un’alternativa potrebbe essere quella di utilizzare i dati come una sorta di batteria. Due ricercatori hanno presentato una proposta che prevede che le aziende pre-elaborino alcuni dati quando la rete ha ampie disponibilità di energia solare o eolica, per poi metterli da parte per un uso successivo. Anche se i ricercatori hanno ribattezzato l’idea con il nome di “batterie informatiche”, non bisogna pensare a queste “batterie” come a un dispositivo fisico, bensì digitale.

Più che una vera e propria batteria, una strategia di temporizzazione, finalizzata a far sì che le aziende “affamate” di dati come appunto Amazon, utilizzino energia pulita quando è abbondante, in modo che i gestori delle reti possano evitare di bruciare combustibili fossili quando non lo è.

C’è da dire che Amazon ha sempre puntato all’indipendenza, quindi non si sa quanto possa vedere questa proposta di buon occhio.

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