Giornata Mondiale dell’Ambiente

Condividi

Oggi Giornata Mondiale dell’Ambiente che anche in questo momento storico contrassegnato dalla Pandemia da Covid-19 non può essere messo da parte.

Basti pensare che secondo Save The Children ben 710 milioni di minori vivono nei 45 Paesi a più alto rischio di subire l’impatto della crisi climatica, il 70% dei quali sono in Africa, dove rischiano di soffrire la carenza di cibo, malattie e altre minacce per la salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la crisi climatica porterà a circa 95.000 morti in più all’anno per denutrizione tra i bambini fino ai 5 anni entro il 2030 e 24 milioni in più entro il 2050. Addirittura, la crisi climatica ha un impatto più forte sulle bambine che hanno meno probabilità di rientrare a scuola dopo un disastro.

Come in Pakistan dove, dopo l’alluvione del 2010, il 24% delle bambine al sesto anno di scuola ha abbandonato gli studi rispetto al 6% di bambini. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente dedicata al tema del “Ripristino degli Ecosistemi”, con l’obiettivo di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti al pianeta, Save the Children lancia un’azione sui social che da un lato mette in evidenza come i cambiamenti climatici rappresentino sempre più una minaccia per la salute, lo sviluppo e ovviamente la protezione dei bambini, e dall’altro richiami l’attenzione di tutti sull’importanza di compiere scelte, piccole o grandi che siano, per salvare il pianeta e il futuro dei nostri figli.

“Piantare nuovi alberi nelle grandi città italiane e diffondere le energie rinnovabili nelle aree più povere del Paese. Sono queste le due azioni principali e concrete attraverso le quali possiamo l’ambiente e contribuire a fronteggiare la crisi climatica, ma per realizzarle è indispensabile l’aiuto di tutti”.

È l’appello che Legambiente lancia in occasione della giornata mondiale dell’ambiente invitando i cittadini a sostenere la campagna di raccolta fondi.

Significativa la “manifestazione” sotto Montecitorio, dove gli attivisti, rappresentanti della campagna “Giudizio universale” sono arrivati a bordo di una DeLorean, auto del film ‘Ritorno al futuro“.

“Lo Stato italiano non ha fatto abbastanza per tagliare le emissioni inquinanti, danneggiando la collettività”

In varie Nazioni del mondo, i cittadini fanno causa allo Stato per inadempienza contro la crisi climatica. L’iniziativa, presentata stamani anche a Roma ha visto oltre 200 fra associazioni e cittadini fare causa allo Stato, chiedendo azioni concrete per contrastare la crisi del riscaldamento globale.

La causa è stata avviata anche di fronte al Tribunale Civile di Roma nei confronti dello Stato italiano, rappresentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La causa legale:

Dei 203 ricorrenti, 24 sono associazioni, 17 minori (rappresentati in giudizio dai genitori) e 162 adulti. I ricorrenti chiedono al Tribunale di dichiarare che lo Stato italiano è responsabile di inadempienza nel contrasto all’emergenza climatica e che l’impegno messo in campo è insufficiente a centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra fissati dall’Accordo di Parigi.

Associazioni e privati chiedono anche di condannare lo Stato a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 92% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Condividi