The Guardian torna a parlare dell’Italia

Condividi

Il Guardian, il quotidiano britannico fondato nel 1821 a Manchester, torna a parlare delle bellezze dello stivale ricordando:

“Prenotate un posto vicino al finestrino, perché questi viaggi in treno italiani, da Venezia alla Sicilia, sono spettacolari”.

Dopo aver parlato delle spiagge più belle, sceglie 10 dei migliori viaggi da fare in treno, per visitare l’Italia in modo slow e rispettoso dell’ambiente che vi riproponiamo in questa Guida Viaggio.

Vista montagne e vista mare. Percorsi lunghi, ma anche cortissimi, viaggi diretti, o a tappe, saltando da una città all’altra. Sono vari e in parte inaspettati i viaggi in treno in Italia consigliati dal quotidiano britannico.

Si parte dalla Liguria e dal Cinque Terre Express, che attraversa il Parco Patrimonio Unesco fermandosi in borghi pittoreschi, da Riomaggiore a Monterosso. Si prosegue in Sicilia, a bordo di una storica littorina, super panoramica, la Circumetnea che regala una vista unica sull’Etna, girandogli intorno.

Al terzo posto della lista, “uno dei viaggi in treno più spettacolari al mondo“: il trenino rosso del Bernina che fra l’altro è stato riconosciuto patrimonio Unesco, che va da Tirano in Italia a St Moritz in Svizzera.

E poi in treno alla scoperta di Scilla e la sua spiaggia, in Calabria, e di borghi e paesaggi poco noti nel cuore della Sardegna. Il Cinque Terre Express percorre la tratta La Spezia – Levanto, attraversa il cuore del Parco nazionale patrimonio Unesco e permette di visitare Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso.

Tutti e cinque i borghi gioiello delle Cinque Terre, dove si può salire e scendere liberamente per passeggiare tra case colorate e vicoli labirintici, ammirare piccole baie e insenature incontaminate.

D’altronde si sa, i viaggi in treno sono come dei film in cui ogni viaggiatore dà il meglio di sé come regista, nel finestrino, come fotogrammi del mondo, scorrono sconfinati paesaggi in slow motion. Personaggi protagonisti di incontri fortuiti, fra una fermata e l’altra e piacevoli chiacchiere tra passeggeri sono il valore aggiunto di queste sceneggiature.

Senza contare la potenza evocativa di nomi come Orient Express, Transiberiana e Interrail, tre “epici” viaggi in treno che rivivono oggi una stagione d’oro. Ma l’interesse per la ferrovia cresce in generale. Alberto Sgarbi, presidente Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali, in merito spiega:

«Non abbiamo dati precisi sul numero di viaggiatori dei treni turistici in Italia ma, indicativamente, sono passati da 30.000 a 100.000 in circa un decennio».

Oggi abbiamo un ritorno sui binari come emblema del turismo slow, grazie anche alla maggiore sensibilità in tema di viaggi ecosostenibili, che porta a preferire il treno all’aereo e all’auto, per il risparmio di CO2 e spesso si tratta anche di persino risparmio di tempo.

A conferma di questa tendenza di crescita dei viaggi in treno, a fine 2019, è arrivato l’annuncio del ministro per i Beni le Attività culturali e il Turismo allora Dario Franceschini che dichiarava:

«Il 2020 sarà l’Anno del treno turistico. È ora di promuovere un’altra forma di turismo che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza. Esistono 800 chilometri di tratte ferroviarie in disuso e abbandonate che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura».

Condividi