Marc Marquez e la tanta voglia di ripartire

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Dal 2020 con la caduta che ha segnato il calvario di Marc Marquez, tante cose sono cambiate. Adesso le cose sembrano essere un po’ cambiate, soprattutto a seguito della quarta operazione.

Sull’8volte iridato è calata una nube nera che lo ha avvolto per troppi mesi, come si vede nel documentario di DAZN intitolato “Marc Marquez: la sua grande vittoria” che raccoglie le testimonianze di diversi membri del team e del fratello.

“Lo abbiamo visto ribaltare situazioni che all’epoca pensavamo fossero al limite, fino a quanto non è arrivata questa. Questo è stato più di un limite e lo ha dovuto superare quattro volte. È stata la situazione in cui è cresciuto di più, quella in cui ha imparato di più e che lo renderà ancora più forte in futuro – ha raccontato il fratello minore del pilota – Quando tutto va bene, non si dà valore alle cose. La cosa eccezionale si normalizza e quando ti succede qualcosa del genere, con quattro operazioni, la quotidianità e le cose più semplici acquistano più valore. Ciò significa che in un circuito e fuori, la vita ha più valore.”

Possiamo dire che in questi anni veramente estremamente difficili Marc ha dimostrato di essere un vero combattente. Alex infatti di lui dice:

“Mio fratello è un vincente nato, non ha altro che correre e vincere. Credo che non stia cercando un titolo, ma di ritrovare sé stesso e tornare a fare quello che faceva prima in moto.”

Già il rientro a Portimao, nel 2021, sembrava aver sancito il ritorno definitivo segnato dalle vittorie a Sachsenring, ad Austin e a Misano. Purtroppo, però, per il suo corpo e la sua psiche, la gioia per Marc Marquez è durata pochi mesi. L’incidente successivo a Mandalika ha convinto l’8 volte campione del motomondiale a tornare sotto ai ferri per una nuova operazione, annunciata al Mugello.

In merito a questo intervento, se tornare oppure no sotto i ferri c’erano mille dubbi, il fratello in merito racconta:

“…se non lo fai? Puoi gareggiare? No! Bene, ecco, hai la risposta: prova, poi vedrai se puoi competere di nuovo, ma non puoi farlo così.”

Insomma, si trattava di una decisione veramente complessa e pesante da prendere per il 29enne di Cervera, il suo Capotecnico Santi Hernandez ricorda:

“La sua quarta operazione era l’ultima carta da giocare ed era tutto o niente. Non sapeva se sarebbe stata quella definitiva, se avrebbe potuto risolvere il suo infortunio o se gli avrebbero detto: ‘Non si può far nulla, ti devi ritirare’. È stato il momento decisivo della sua carriera, di un brutto periodo, quando compaiono i fantasmi pensi a molte cose.”

Il meccanico Javier Ortiz ha aggiunto:

“Sono stati 3 anni di sì, no, sì, no. Ora le cose sembrano andare un po’ meglio, Ora, sembra che le cose siano un po’ come erano prima. Anche per noi è stato difficile – ammette – perché lo abbiamo visto soffrire, voleva esserci ma non poteva, per via del braccio. Poteva anche essersi isolato durante il suo recuperò, ma non ha mai smesso di essere quello che era.”

Insomma, tante sono le aspettative per la MotoGP 2023.

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