Giornate FAI di primavera

Condividi

Le giornate sono così calde che ormai sembra arrivata l’estate ma in realtà siamo in primavera, per cui meglio cogliere la palla al balzo e approfittare delle famose giornate FAI.

Se non siete italiani, non sapete che FAI sta per Fondo Ambiente Italiano, è una fondazione italiana senza scopo di lucro, sorta nel 1975, con l’intento di agire per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici ricevuti per donazione, eredità o comodato.

Vogliamo dedicare questa Guida Viaggio ai programmi FAI, in quanto essa promuove l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura e l’intervento sul territorio in difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani. Tutti elementi fondamentali per far sì che la nostra storia venga conservata, rispettata e tramandata alle future generazioni o a tutti coloro che vorranno venirci a trovare.

Di fatto era il 1993 quando il FAI ideò le “Giornate di Primavera“, rassegna volta ad offrire il bello incondizionato. Da allora, ogni equinozio di marzo è sinonimo di itinerari nuovi, alla scoperta di meraviglie. Dopo un’edizione ridotta nel 2021 per il Covid, la rassegna ritorna con la riapertura di oltre 700 siti in tutto il Paese.

Solo in Campania ci sono circa 50 luoghi da riscoprire. Luoghi che i turisti stranieri stanno affollando, dopo aver colto l’invito della CNN.

Gli ingressi saranno a contributo libero. Alcuni, solo riservati ai soci FAI, con possibilità di iscrizione direttamente in loco. A far da guida, i giovani apprendisti “ciceroni” di scuole locali e i volontari di diverse associazioni sul territorio.

Michele Pontecorvo, presidente Fai Campania ha detto:

“Stavolta le Giornate non potranno essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, sono un invito a concentrarsi sul significato del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, la storia e valori del vivere civile”.

Inoltre, aggiunge:

“Con l’Ucraina nel cuore. Ogni luogo esporrà la bandiera gialla e azzurra. In particolare, all’Orto Botanico, assieme alle guide di “Ponte tra le culture” avremo la possibilità di offrire tour anche in lingua ucraina”

Da non perdere l’inaugurazione esclusiva dell’Ipogeo dei Cristallini (apertura definitiva a giugno), straordinaria testimonianza della pittura magnogreca, con una tomba affrescata del quarto secolo A.C. Il restauro fa capo alla famiglia Martuscelli (proprietaria del palazzo e del sito sottostante) con fondi europei e regionali.

Spostandosi ai Vergini, la principessa Paola di Presicce mostrerà al pubblico gli ambienti (tra cui la maestosa sala da ballo) del suo Palazzo de’ Liguoro. Saltando in centro storico, si segnala un’apertura eccezionale (venerdì, solo per soci Fai) della cappella trecentesca Capece Minutolo al Duomo. Ancora, operativo il Museo Artistico Industriale a Pizzofalcone.

Fuori Napoli, sono numerosi gli appuntamenti in calendario: dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale a Portici (eccellenza nazionale di ricerca ed epidemiologia), fino alla casa dell’artista Josè Ortega a San Giovanni a Piro (Salerno).

A questo punto non vi resta che decidere di prendervi una pausa dallo stress quotidiano e passare una giornata all’aria aperta, godendo della libertà che il Covid-19 fino a poco tempo fa ci aveva negato.

Condividi